E’ evidente, oggigiorno, che tra la gestione di una politica pubblica di sicurezza e la pianificazione urbanistica vi sia una stretta relazione utile per creare luoghi sicuri e accoglienti; ad esempio, restituire ai cittadini aree e spazi urbani oggetto di degrado attraverso precisi strumenti di riqualificazione, quali ad esempio il PIRP (Programmi Integrati di Riqualificazione delle Periferie), consente ineluttabilmente una riduzione di quella che è la percezione di insicurezza dei cittadini a vantaggio di un sinergico rafforzamento del senso di coesione sociale e di appartenenza alla comunità. Ma da dove nasce l’insicurezza? E come un’Amministrazione può proporre interventi di progettazione di nuovi spazi per migliorare la vivibilità di tutti i cittadini? Per cercare di dare una risposta a queste domande occorre fare una piccola premessa in ordine al fatto che ciò che genera insicurezza in tutti noi cittadini, non è solo la presenza della criminalità, micro o macro che sia, e dal concreto rischio che da essa possano scaturire fenomeni di natura predatoria, ma anche il disagio che spesso si vive all’interno dei luoghi che frequentiamo.
Degrado sociale e degrado ambientale
Il Degrado sociale, ad esempio, pur non incidendo sull’incolumità pubblica, genera molto spesso smarrimento e indignazione a cui si aggiunge il degrado ambientale legato ad esempio alla pulizia delle strade, ad una manutenzione del verde pubblico e della pubblica illuminazione, edifici abbandonati e scritte sui muri. Tali forme di degrado rappresentano, quindi, la base del senso di insicurezza; ecco perché le azioni progettuali di tipo urbanistico ed architettonico che incidono sulla fruizione degli spazi cittadini, hanno una duplice valenza: da un lato contrastano il pericolo oggettivo che possano verificarsi eventi delittuosi, dall’altro, invece, contribuiscono a rafforzare il senso soggettivo di sicurezza che ciascuno di noi vive quando percorre e frequenta le strade delle nostre città. Il senso di sicurezza, unito al senso di accoglimento e di protezione che si avverte quando si vive un determinato spazio bello anche da vedersi, ci spiegano, dunque, il legame che intercorre tra politica di sicurezza e progettazione urbanistica. Studi ed esperienze ormai consolidate negli ultimi decenni hanno cercato di dimostrare come le condizioni del contesto fisico e strutturale urbano possano influenzare il verificarsi di atti criminali o il manifestarsi di comportamenti incivili; si pensi alla famosa Broken Window Theory; altri studi, invece, hanno dimostrato che se le persone riescono in qualche modo a sentire un luogo come proprio ne avranno una cura particolare, quasi la stessa cura che riservano alla propria casa.