Far sì che le nuove generazioni vivano il fenomeno migratorio come un’occasione di crescita condivisa, in nome dell’ospitalità, e non solo come una dinamica da fronteggiare quando la presenza dello ‘straniero’ comincia a diventare ‘ingombrante’.
È su questi presupposti che si fonda il progetto “Cultura dell’accoglienza e comunità inclusiva”, che dopo aver avviato, nelle sue fasi iniziali, le prime esperienze laboratoriali tra giovani migranti e una rappresentanza di studenti dell’I.I.S.S. “Marco Polo” di Bari, è entrato nel vivo al “Centro Sportivo Sly” di Bari, dove i ragazzi hanno tenuto un allenamento finalizzato alla selezione della squadra Aics Bari di calcio.
Le fasi di avanzamento del progetto sono state illustrate da Francesco Mallardi, presidente, per la sezione di Bari, Associazione italiana cultura e sport, capofila del modello di “Accoglienza solidale”.
Il mister della Sly, Nicola Quarto, ha allenato i ragazzi proprio per creare una squadra mista che possa partecipare ad eventuali competizioni nazionali. Al termine dell’allenamento sono state consegnate le magliette raffiguranti il logo del progetto.
In campo per l’accoglienza
