“Pur ribadendo la validità dell’iniziativa – che avrebbe offerto ai giovani la testimonianza diretta del fallimento politico del terrorismo negli Anni di Piombo – a fronte di una serie di perplessità sollevate e stante il rischio di insidiose strumentalizzazioni di un’iniziativa di mero contenuto storico, abbiamo deciso di annullare il quinto appuntamento del progetto “Moro: Educatore”, che prevedeva l’incontro con il co-fondatore delle BR Alberto Franceschini”.
All’indomani delle numerosissime polemiche sulla presenza di un brigatista al convegno su Aldo Moro organizzato dalla Regione Puglia, è il presidente dell’assise di via Gentile a mettere una volta per tutte la parola fine al polverone che nelle ultime ore si è alzato: “Il convegno si annulla”, butta acqua sul fuoco Mario Loizzo. A scatenare le polemiche, il nipote di Giuseppe Ciotta, brigadiere di polizia ucciso il 12 marzo del 1977 (oggi il 42esimo anniversario) da Prima Linea.
Alla fine, quindi, è saltato il dibattito pubblico a cui avrebbe dovuto partecipare Alberto Franceschini, co-fondatore delle Brigate Rosse, al convegno previsto giovedì 14 marzo nell’ambito delle iniziative collaterali alla mostra “Aldo Moro: per ricordare”. proprio ieri, durante l’inaugurazione della rassegna, l’onorevole Vero Grassi aveva ribadito l’importanza di avere una voce come quella del br per insegnare ai ragazzi cosa è sbagliato e cosa no.
L’annullamento intanto è stato deciso dall’ufficio di presidenza del Consiglio regionale e dovrà essere formalizzato con un atto ufficiale.
“Il dolore delle vittime non è in discussione. Al tempo stesso, continuo a ritenere utile e non lesiva di alcuna memoria la ‘narrazione’ autocritica delle vicende da parte di un protagonista che ha pagato penalmente il conto con la giustizia ed ha riconosciuto gli errori. Insisto sul valore educativo che avrebbe avuto all’interno del programma complessivo del progetto “Moro. Educatore”, in cui sono previsti incontri con magistrati, docenti, giornalisti e testimoni a vario titolo di quegli anni.
Quello con Franceschini – continua Loizzo – sembrava un passaggio utile per fare arrivare agli studenti un messaggio chiaro: ‘la violenza non porta da nessuna parte’, ‘il terrorismo ha fallito’. Tuttavia, anche per non coinvolgere il mondo della scuola in una polemica politica che rischia di degenerare in esasperazioni del tutto fuori luogo, abbiamo preso la decisione di annullare l’appuntamento di giovedì 14 marzo”.