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Xylella, 6 consiglieri regionali chiamano Mattarella

“Le chiediamo di programmare al più presto una visita istituzionale in Puglia e in particolare nei luoghi distrutti dalla Xylella, per cogliere anche visivamente il dramma che stiamo vivendo, così da incoraggiare le istituzioni politiche e scientifiche e contribuire a iscrivere la vicenda tra le questioni di maggiore interesse nazionale”.
Si conclude così la lettera d’invito inviata al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dai Consiglieri regionali Fabiano Amati, Sergio Blasi, Napoleone Cera, Ruggiero Mennea, Gianni Liviano e Donato Pentassuglia.
“Allo stato, l’intero Salento si presenta con la completa distruzione sia del paesaggio olivetato che di importanti settori produttivi (olivicoltura, oleifici e vivaismo) – si legge nella lettera inviata –. A ciò si aggiungano le ripercussioni nel settore turistico-alberghiero, che ha costruito un punto d’attrazione anche sull’incanto del paesaggio pugliese. Le strategie di contenimento della batteriosi e di lotta all’insetto vettore Philaenus spumarius (c.d. sputacchina) sono state costellate – purtroppo – da numerose lentezze istituzionali. Tutto questo ha però comportato il rapido espandersi del contagio sino alla Piana degli ulivi monumentali. Certo, va riconosciuto che negli ultimi due anni la risposta dello Stato si è fatta più solerte. Ma il più serve proprio adesso. C’è la necessità di frenare l’ulteriore avanzata della patologia vegetale e di ricominciare negli ambiti e settori compromessi.
Sul primo versante c’è da rendere solerte e priva di tentennamenti la strategia: a) di estirpazione delle piante malate per evitare ulteriori contagi; b) di lotta all’insetto vettore con i previsti trattamenti a base di agrofarmaci, la cui tossicità è inferiore a quella che si auspicano e tollerano per disinfestare le nostre città da blatte e zanzare; c) di favore (anche sul piano della ricerca) per le procedure d’innesto in grado di assicurare maggiore resistenza delle piante esistenti all’aggressività del batterio.
Sul versante del ricominciare, invece, c’è da ricostruire paesaggio e produttività accordandosi con gli insegnamenti della storia millenaria delle patologie vegetali, e quindi promuovendo un programma di reimpianti, di assistenza e rilancio dell’intera filiera produttiva. A tal fine è indispensabile che il Governo e il Parlamento si facciano carico di offrire sia risorse economiche che procedure di maggiore snellezza.
Per ottenere ciò in tempi rapidi, e nella consapevolezza che questo problema oggi interessi la Puglia ma si presenta per aggredire i più ampi interessi dell’Italia e dell’Europa, pensiamo che la Sua riconosciuta autorevolezza politica e morale possa essere d’aiuto. Ci creda – hanno concluso i sei Consiglieri – abbiamo bisogno del suo aiuto”.

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