Prima la Regione completi le istruttore relative alla verifica dei requisiti per l’accesso ai fondi, poi il Tribunale Amministrativo deciderà. Il Tar Puglia ha in questo modo rinviato la decisione sulla richiesta di annullamento delle graduatorie dei bandi Psr (Piano di Sviluppo Rurale) 2014-2020, avanzata da centinaia di agricoltori pugliesi.
Con due diverse ordinanze, i giudici amministrativi hanno concesso alla Regione 45 giorni per il bando “aiuto all’avviamento di imprese per i giovani agricoltori”, rinviando all’udienza del 18 giugno, e 15 giorni per il bando “sostegno ad investimenti nella creazione e nello sviluppo di attività extra-agricole”, fissando la prossima udienza al 14 maggio.
È attesa a giorni, invece, la sentenza del Tar sul ricorso contro le graduatorie del bando cosiddetto “investimenti”. “Per colpa della macchina burocratica dell’assessorato all’agricoltura regionale che ha creato il caos, solo con i primi bandi sono rimasti bloccati 188 milioni di euro per i giovani e oltre 250 milioni di euro per gli investimenti, in sintesi 500 milioni di euro sottratti allo sviluppo rurale della Puglia”, interviene il presidente di Coldiretti Puglia, Savino Muraglia.
Intanto dall’Autorità di Gestione garantiscono il completamento delle istruttorie come prescritto sì da riformulare gli atti alla luce delle indicazioni pervenute dal Tar. “Difatti, a riguardo – prosegue la nota dell’ente di gestione -, nei giorni scorsi è stata pubblicata la determina regionale che ha preso atto del lavoro istruttorio, escludendo le imprese che non avevano la bancabilità e riposizionando nei posti corretti quelle che avevano sovradimensionato le proprie performance. Questo consentirà di avere in tempi piuttosto rapidi una corretta graduatoria rispondente alle prescrizioni sia del bando sia del Tar”.