Tra Kiev e Cellino san Marco il disgelo potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Il blacklistaggio del cantante pugliese Albano da parte del governo ucraino potrebbe essere solo un lontano ricordo: nelle scorse ore il maestro, affiancato dal suo legale, è tornato di filato dalla Turchia per partecipare a Roma a un incontro con l’ambasciatore dell’ex satellite sovietico.
La storia inizia qualche settimana fa quando il cantante è stato ufficialmente inserito nella black list dell’Ucraina come persona che non può accedere al Paese dell’est. Al centro della querelle, presumibilmente, l’apprezzamento sempre espresso da Albano nei confronti del presidente russo Vladimir Putin con cui il paese ex Urss ha dissapori sul tema Crimea.
Nelle scorse ore, quindi, l’incontro capitolino che potrebbe aver dato i risultati sperati tanto da non procedere più per vie legali: “Nelle prossime settimane ci saranno le elezioni in Ucraina – spiega l’avvocato di Albano, Cristiano Magaletti -. Dal colloquio, abbiamo riscontrato un’apertura positiva da parte dell’ambasciatore. Abbiamo cercato di far capire che il maestro non è una minaccia per nessun paese”.
Anche il cantante brindisino pare sia uscito soddisfatto dall’incontro tanto da ironizzare in un’intervista: “Con la mia musica non sono mai stato una minaccia per nessuno, a meno che certe note che ‘sparo’ non sappiano di terrorismo”.