Per i pentastellati è tempo dell’ultimo voto on line, poi sarà per tutti corsa alla consegna delle liste per gli euroscranni di Bruxelles. Ciascun iscritto al Movimento potrà esprimere – dalle 10 alle 22 – una preferenza sulla piattaforma Rousseau, dichiarandosi per il SI oppure per il NO rispetto alla cinquina di capilista proposta da Luigi Di Maio ma è difficile, almeno sulla carta, che la scelta del capo politico possa essere ribaltata. In casa Lega, è il responsabile organizzativo federale Alessandro Panza a confermare la candidatura del salentino Andrea Caroppo, numero uno del partito fino a qualche giorno fa, quando il commissariamento e il passaggio dei galloni all’abruzzese Luigi D’Eramo hanno agitato le acque all’interno del partito. Pura formalità, dovuta unicamente alla competizione elettorale del leader o transizione lunga fino a nuovi equilibri? Molto dipenderà dalle stesse urne di maggio, anche in vista delle Regionali 2020, visto che il nome di Andrea Caroppo si rincorre tra quelli dei papabili alla testa di serie della coalizione ventura. E vale anche tra i Fratelli d’Italia, i cui uomini attendono di varare il polo sovranista, con l’azzurro Giovanni Toti, l’ex Ministro Raffaele Fitto e chissà, anche Elisabetta Gardini. E se supportato dalle preferenze, anche l’ex Governatore meditasse un possibile ritorno sulla poltrona più alta di Lungomare Nazario Sauro? Nel centrosinistra, l’eventuale riconferma di Elena Gentile, ad esempio, potrebbe farne un profilo spendibile in chiave anti Emiliano, se la frattura tra dem ex ed vendoliani dovesse permanere. Stesso percorso che potrebbe portare anche all’ex Sindaco di Molfetta, Paola Natalicchio, schierata con la lista erede di quella di Tsipras neo battezzata nella Capitale. Fantapolitica? Non resta che attendere.
Europee, Cinque Stelle al voto e scenari futuri
