Il sindaco Antonio Decaro ha partecipato nel Complesso Monumentale di Santa Chiara e San Francesco della Scarpa, dove ha sede la Soprintendenza, al “battesimo” di una significativa commissione pubblica di arte contemporanea. Il celebre artista britannico David Tremlett ha infatti realizzato un grande wall drawing permanente sulla struttura moderna che connette tra loro i due principali edifici storici del complesso di Santa Chiara. Il titolo dell’opera è Wall Surfaces (27 Stops – Bari) e Tremlett ha dedicato questo lavoro alla memoria di Marilena Bonomo, straordinaria figura di operatrice culturale e di gallerista, scomparsa nel 2014.
“Ogni volta che regaliamo o doniamo un centimetro quadrato di bellezza alla città – ha detto Decaro – stiamo migliorando le condizioni di vita all’interno della nostra città e devo dire che in questi anni, grazie al lavoro straordinario che avete fatto, abbiamo restituito molti centimetri quadri di bellezza alla nostra città, attraverso tanti lavori di riqualificazione e restauro.
Abbiamo potuto restaurare definitivamente il Castello Normanno Svevo Angioino che oggi contiene reperti archeologici importanti che sono stati ritrovati anche all’interno del castello stesso. Sono tanti i lavori che sono stati fatti in questi anni. Hanno permesso alla città di riaprire tutti i beni culturali e di questo oggi mi sento di ringraziare la Soprintendenza, il Polo Museale e anche il Segretariato, perché davvero hanno fatto un lavoro importante, riportando alla luce tanti contenitori, tanti beni culturali che magari negli anni erano stati chiusi.
E mi fa piacere che oggi questa opera sia dedicata a una personalità forte, con una straordinaria professionalità, Marilena Bonomo. Ha fatto conoscere la cultura a questa città ed è ancora un punto di riferimento. E’ stata una personalità che ha permesso a Bari di farsi conoscere nel resto del mondo. Qualche anno fa le abbiamo dedicato una piccola piazzetta e un giardino riqualificato da poco nella nostra città e la targa di Marilena Bonomo guarda il teatro Margherita. Avevamo promesso che con la collaborazione della Soprintendenza il teatro l’avremmo riaperto e così è stato. Lei ne sarà felice”.