Operazione Ultimo Avamposto. Sono accusate di associazione a delinquere finalizzata al traffico di droga dieci persone raggiunte da misure cautelari eseguite questa mattina dagli agenti delle Squadre Mobili di Foggia e Bari e del servizio centrale operativo della polizia, coordinati nelle indagini dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari.
Tra gli arrestati anche boss ed esponenti di primo piano della criminalità organizzata e mafiosa garganica. Secondo gli investigatori, gli indagati agivano tra i territori di Foggia, Manfredonia, Vieste, San Giovanni Rotondo, Pescara e Francavilla al mare.
Gli indagati sarebbero una trentina, dieci dei quali raggiunti da misure cautelari (5 in carcere e 5 ai domiciliari). Le indagini hanno evidenziato decine di episodi di spaccio. Secondo gli investigatori sarebbero coinvolte due distinte organizzazioni: una a Vieste che importava marijuana dall’Albania, l’altra a Foggia con diramazioni anche in Abruzzo, che si occupava prevalentemente di trafficare cocaina.
Il punto di partenza del blitz antidroga nel Foggiano sono stati i due maxi sequestri di marijuana avvenuti sul Gargano il 3 marzo e il 15 giugno 2017, quando vennero sequestrate oltre una tonnellata e mezzo di marijuana e arrestate quattro persone.
Oggi tra gli indagati c’è anche Claudio Iannoli, viestano già detenuto dall’agosto scorso per un altro blitz antidroga, ritenuto elemento di vertice nel clan Perna, uno dei due gruppi criminali coinvolti nella guerra di mafia viestana. L’ordinanza di custodia cautelare gli è stata notificata in carcere. A quanto si è appreso, nell’indagine si farebbe anche il nome di Omar Trotta, il giovane viestano ammazzato nel suo ristorante il 27 luglio 2017, nel centro storico del comune garganico.