«La richiesta di fallimento della Edisud spa, editrice della Gazzetta del Mezzogiorno, da parte della Procura della Repubblica di Bari è l’epilogo scontato, ma non inevitabile, di una vicenda con troppi aspetti ancora da chiarire. L’unica cosa chiara, fino a questo momento, è la volontà dell’editore Mario Ciancio Sanfilippo, socio di maggioranza della Edisud, di abbandonare il giornale. Il sindacato dei giornalisti, a livello nazionale e territoriale, è pronto a fare la propria parte in tutte le iniziative che potranno e dovranno essere avviate per evitare che si spenga una voce importante del Sud Italia, la principale per i cittadini di Puglia e Basilicata. L’auspicio è che le azioni che il governo nazionale intende intraprendere, come annunciato dal sottosegretario con delega all’Editoria, Andrea Martella, possano portare ad un’assunzione di responsabilità non soltanto da parte dell’editore Ciancio Sanfilippo, ma anche e soprattutto da parte di quanti operano nel settore editoriale. La Fnsi e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata chiedono che dal governo nazionale parta una mobilitazione per salvare la Gazzetta del Mezzogiorno e l’informazione al Sud esattamente come è avvenuto anche nel recente passato per aziende i cui azionisti avevano annunciato o minacciato la chiusura. Non è più tempo di messaggi di solidarietà e neanche di passerelle elettorali. Se è vero che l’informazione è un’infrastruttura strategica per la tenuta democratica del Paese, serve lo sforzo di tutti per salvare 132 anni di storia e i posti di lavoro». Lo affermano, in una nota, la Federazione nazionale della Stampa italiana e le Associazioni regionali di Stampa di Puglia e Basilicata.
Finora, oltre ai messaggi di solidarietà, sul caso-Gazzetta nessun intervento concreto, a parte l’intervento, nei giorni scorsi, di Domenico Distante, a capo del Gruppo Editoriale che raggruppa, oltre ai nostri settimanali L’Adriatico e Lo Jonio, le tv Antenna Sud, Canale 85 e Antenna Sud Live-Teleonda