Le auto di due dirigenti e di altrettanti calciatori del Foggia Calcio. Una notte di attentati quella trascorsa a Foggia dove sono state date alle fiamme i veicoli dei due dirigenti della squadra che gioca in serie B, i fratelli Fedele e Franco Sannella, proprietari del pastificio Tamma, e dei giocatori Pietro Iemmello e Massimo Busellato.
Stando a quanto ricostruito dagli investigatori, dopo l’1.30 della scorsa notte, sconosciuti hanno incendiato il Suv Mercedes del calciatore parcheggiato nelle vicinanze di Piazza Puglia, nel centro di Foggia, distruggendone la parte anteriore.
L’incendio è stato spento dai vigili del fuoco. La seconda intimidazione è avvenuta poche ore dopo, in prossimità dell’alba, ai danni dell’auto dei due dirigenti parcheggiata nell’atrio del pastificio Tamma alla periferia della città. Il custode ha visto tre persone incappucciate entrare nel pastificio da un cancello di servizio e lanciare una bomba carta contro la Maserati dei fratelli Sannella. L’ordigno è esploso senza provocare danni.
Il terzo episodio riguarda il centrocampista Massimo Busellato, espulso ieri durante il derby con il Lecce vinto dai salentini. Ignoti hanno lanciato un petardo nel giardino della sua villetta, alla periferia di Foggia.
Le indagini sui tre attentati sono volte ad accertare se vi sia una connessione tra i tre episodi e il periodo di grande difficoltà che sta attraversando il Foggia Calcio sia dal punto di vista economico, sia sul piano dei risultati.
“La violenza non ha nulla in comune con lo sport”. Lo scrive il sindaco di Foggia, Franco Landella, commentando gli atti intimidatori. “Tutti i tifosi rossoneri – afferma il primo cittadino – sperano che la squadra possa conservare la Serie B, riconquistata con fatica dopo 19 anni, ma non è ammissibile assistere ad atti criminali che non possono che fare male alla società del Foggia Calcio e all’intera città, già troppe volte finita alla ribalta nazionale per fatti di cronaca”.