Con lo slogan “Siamo tutti Megane”, questa mattina a Bari studenti, associazioni e il rettore dell’Ateneo barese, Antonio Uricchio, si sono riuniti in un presidio di solidarietà alla 23enne originaria del Camerun che nei giorni scorsi ha denunciato sul web di essere stata picchiata dal suo ex, uno studente 24enne della provincia di Bari, e ha pubblicato su Instagram le foto del proprio volto tumefatto. Al presidio è arrivata anche Megane, che all’Università di Bari studia Mediazione culturale, ma ha preferito non parlare. “E’ importante rispettare il suo bisogno di stare in silenzio – ha detto Asia Iurlo dell’associazione studentesca Link – e per noi il messaggio è che occorre fare formazione nelle scuole sulla cultura della non violenza e sul rispetto delle donne”. “Condanniamo qualunque manifestazione di violenza – ha detto Uricchio – soprattutto se hanno ad oggetto donne. Vogliamo affermare il valore del rispetto e delle relazioni umane che devono essere sgombre da qualunque forma di sopraffazione”. Il rettore, esprimendo a nome dell’Università una “forte solidarietà a Megane”, ha sottolineato che “abbiamo messo in campo con il Comune iniziative dirette a salvaguardare la sua condizione psicologica e fisica; ci auguriamo che questo possa essere l’ultimo episodio”. Per Afana Dieudonne, presidente di ‘Studenti stranieri Università di Bari’, “la nostra dignità deve passare attraverso la dignità delle donne: nulla può giustificare la violenza”. Dieudonne ha sottolineato che “le donne straniere sono più vulnerabili” e occorrono quindi “strumenti per tutelarle”.