Sarà un giovane scienziato pugliese a dirigere il settore health care della multinazionale russa Rosatom (250mila dipendenti). Roberto La Forgia, biologo, 40 anni, di Molfetta, laureato a Bari, è stato “chiamato” da Rosatom per fondare e avviare la nuova divisione. Chiamato è il termine esatto: lui non s’era proposto, lavorava per l’ONU, e il suo CV è stato scelto su LinkedIn dai selezionatori russi tra i milioni di CV caricati sulla piattaforma. È l’unico straniero in un team di russi. Roberto La Forgia è nato in Puglia, si è formato in Puglia, ma da anni esporta in giro per il mondo il suo talento e le sue competenze in ambito radiofarmaceutico e chimico. Si è laureato in Chimica e Teconologie Farmaceutiche presso l’Università di Bari, coltivando da sempre una forte passione per la ricerca scientifica. Nel 2008 ha ricevuto il riconoscimento di Persona qualificata dall’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), ma già a partire dall’anno precedente, come site manager ha gestito la nascita di un nuovo impianto radiofarmaceutico di una azienda locale e ne ha curato lo sviluppo successivo come responsabile di tutte le attività incluse la ricerca. La promozione di reti collaborative tra mondo della ricerca, dell’imprenditorialità e istituzioni, insieme con il mentoring di alcuni membri Itelpharma, lo ha accompagnato nella conduzione di due rilevanti progetti di ricerca e sviluppo: R.A.I.S.E., per la produzione di un innovativo radiofarmaco tracciante per la diagnosi dell’Alzheimer tramite PEC-TC; PRO.M.I.SE., un altro radio farmaco, utile però per la diagnosi selettiva delle forme resistenti di cancro. Il 2014 è stato l’anno della svolta decisiva, con il lancio della start-up BeForPharma e il contestuale avvio della collaborazione con l’IAEA (l’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica delle Nazioni Unite). La prima missione internazionale per conto dell’ONU, nell’ambito della cooperazione tra i diversi attori che usano l’energia nucleare per scopi pacifici e positivi (come la medicina), ha riguardato un progetto di produzione per la radiofarmaceutica a Baku, in Azerbaijan. Altre missioni simili per conto dell’IAEA hanno riguardato la Giamaica (2015) e il Cile (2018).