Due baracche sono state distrutte da un incendio la scorsa notte nel ‘ghetto’ di Borgo Mezzanone, l’agglomerato abusivo in cui vivono numerosi migranti, sorto a pochi chilometri da Foggia. Non ci sono feriti e le fiamme sarebbero state causate da un corto circuito. Questo è il secondo incendio che si verifica in pochi giorni: il primo è avvenuto nella notte tra sabato e domenica. Altri due incendi nel ghetto sono divampati il 30 ottobre e il primo novembre scorsi: in quest’ultimo perse la vita un migrante. Le fiamme, la notte scorsa, hanno investito anche alcuni cumuli di rifiuti accatastati accanto alle baracche che si sono incendiate. Le costruzioni avvolte dalle fiamme si trovavano
nella parte opposta alla zona interessata dalle operazioni di abbattimento di 11 manufatti abusivi, avvenuta la scorsa settimana. Il ghetto è interessato da una serie di azioni programmate dalla Procura di Foggia e dalla Prefettura che porteranno, nel corso dei mesi, ad un progressivo smantellamento dell’insediamento abusivo. Secondo quanto riportato nel decreto di sequestro preventivo a firma del Gip del Tribunale di Foggia, Manuela Castellabate, occorre demolire la baraccopoli anche per l’assenza di servizi fognari, una condizione che “accrescerebbe il rischio già allo stato allarmante di un danno ambientale”.