CLAN MISCEO-TELEGRAFO DI BARI: 11 ORDINI DI CARCERAZIONE PER “AMPIO SPETTRO”

Undici ordini di carcerazione sono stati eseguiti dalla Guardia di Finanza di Bari su disposizione della Procura generale nei confronti di altrettanti affiliati al clan Misceo-Telegrafo di Bari, accusati di associazione per delinquere di tipo mafioso, usura, estorsione, rapina e traffico di stupefacenti.
Gli arrestati, al termine del processo, sono stati condannati a pene definitive che ora dovranno scontare in carcere. Il capo clan, Giuseppe Misceo, soprannominato “Il fantasma”, dovrà scontare la pena residua di 14 anni e 2 mesi di reclusione; il sodale pluripregiudicato Arcangelo Telegrafo, detto ‘Angioletto’, 7 anni 11 mesi e 10 giorni. Altri nove imputati dovranno scontare pene tra gli 8 anni e i 10 mesi di reclusione.
L’inchiesta “Ampio Spettro” della Dda di Bari portò nel giugno 2016 all’arresto di 41 persone. Contestualmente furono sequestrati beni immobili e mobili per oltre 3 milioni di euro.
Le indagini, risalenti agli anni 2014-2015, hanno accertato attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali, videoriprese e attività di osservazione, controllo e pedinamento, l’operatività del gruppo criminale con base al quartiere al San Paolo e ramificazioni in diverse città dell’area metropolitana, come Noicattaro e Palo del Colle. Gli accertamenti hanno documentato l’uso di armi per imporre la forza intimidatrice del gruppo, con episodi di pestaggi anche nei confronti di affiliati sorpresi a spacciare fuori zona senza permesso. (ANSA).

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