“Una indagine lampo” quella che ha portato all’arresto di sette persone tra Peschici e Vieste, nel Foggiano, accusate di fornire droga e armi a pregiudicati del Gargano. I sette, tre in carcere e quattro ai domiciliari, devono rispondere, a vario titolo, di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti, detenzione e porto abusivo di armi, ricettazione e furto.
Dalle indagini dei carabinieri è emerso che i fratelli Christian e Domenico Pio Di Milo gestivano lo spaccio di cocaina, hashish e marijuana a Peschici; mentre a Vieste operava Giovanni Surano, ritenuto dagli inquirenti vicino al boss Marco Raduano. Surano venne arrestato il 3 maggio dello scorso anno perché trovato in possesso di 20 chili tra marijuana e hashish e mezzo chilo di cocaina, ma anche di un kalashnikov, un fucile a pompa e cinque pistole. Alcuni degli indagati sono ritenuti responsabili del furto di una impastatrice elettrica sottratta ad un ristorante della zona e di 5 chili di posate d’argento rubati da un’abitazione di Peschici, nonché della ricettazione di una bici elettrica rubata ad una turista tedesca.
Complessivamente durante le indagini sono stati sequestrati un chilo di cocaina, 9 chili di hashish e 20 chili di marijuana per un valore complessivo di circa 240mila euro. Il giro d’affari è stato stimato in circa centomila euro mensili.