Energia da rifiuti cancerogeni,sequestro impianto nel Barese

Sigilli allo stabilimineto Isotherm di Gioia del Colle (Bari) a causa dello smaltimento illecito di rifiuti, tra i quali materiale cancerogeno e teratogeno, miscelazione non autorizzata di rifiuti mediante macinazione con acqua e diffusione in atmosfera, emissioni gassose potenzialmente pericolose. L’impianto gestito dalla società ‘Itea spa’ e situato all’interno dell’insediamento ex Ansaldo Caldaie, veniva utilizzato per la verifica e test di nuove applicazioni industriali e “prometteva – secondo la Procura di Bari – di poter trasformare in maniera innocua qualsiasi tipo di rifiuto in energia pulita”. Le indagini hanno accertato, invece, la presenza “di pericolosi fanghi acidi, di residui di reazioni chimiche industriali, e di una serie di composti chimici cancerogeni e mutageni del feto materno”. Le indagini sono state effettuate con l’ausilio di un drone e attraverso approfondimenti tecnici e ambientali. Il valore del bene sequestrato ammonta a circa 4 milioni di euro. Nell’inchiesta sono indagati il legale rappresentante della Itea spa, Alvise Achille Bassignano, e la stessa società. I fatti contestati sono stati accertati a partire dal 2017. Nel provvedimento di sequestro, a firma del gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana, sono individuate come persone offese il Ministero dell’Ambiente e il Comune di Gioia del Colle. L’impianto ha una capacità tale da assecondare le esigenze energetiche di 2200 famiglie.

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