La Corte di Appello di Bari ha dichiarato il “non doversi procedere” per prescrizione dei reati nei confronti di Luigi Fiorillo, ex commissario governativo, legale rappresentante e amministratore unico della società Ferrovie Sud Est (poi commissariata e acquistata da Ferrovie dello Stato), imputato per reati ambientali. In primo grado, nel settembre 2017, Fiorillo, difeso in questo processo dall’avvocato Antonio La Scala e attualmente imputato a Bari in un altro processo per il crac da 230 milioni di euro della società, era stato condannato alla pena di 10 mesi di arresto e 12 mila euro di ammenda (pena sospesa). La magistratura barese gli contestava la gestione di una “discarica non autorizzata, presso la sede della società, di rifiuti pericolosi e non tra i quali liquidi contenenti idrocarburi e olii prodotti da un depuratore”. I fatti contestati risalgono al 2013, quando fu scoperta nell’area della stazione Fse, a Bari, l’accumulo nel terreno di rifiuti derivanti principalmente dal gasolio dei treni.