“Proseguire così in tema di gestione dei migranti nella regione Puglia è impossibile. Il lavoro è troppo per il numero di uomini che devono svolgerlo, le garanzie troppo poche, le tutele scarse, i rischi altissimi specie a causa dell’emergenza Covid 19, e adesso anche i numerosi arrivi da Lampedusa rendono la situazione simile a una bomba a orologeria. Circa 100 immigrati giunti dall’isola negli ultimi giorni, che sono andati a sommarsi alle migliaia già presenti sul territorio, e nell’hotspot in cui si tengono in quarantena i migranti le condizioni per gli operatori non sono tali da garantirgli la massima tutela dal contagio. Senza contare che molti ospiti delle strutture di accoglienza spariscono all’improvviso e ciò impone di coinvolgere i poliziotti delle volanti nelle attività di ricerca. Il tema è sempre il medesimo: la politica dell’accoglienza non sta ai poliziotti stabilirla, però la sicurezza la dobbiamo fare noi, e siamo professionisti e servitori dello Stato, non persone da mandare allo sbaraglio e da schiavizzare. Per i poliziotti il dovere viene prima di tutto; per chi come noi li rappresenta interessi e diritti dei colleghi vengono prima di tutto; per chi ci governa le garanzie che ci sono dovute devono venire prima di tutto”.
Valter Mazzetti, Segretario Generale dell’Fsp Polizia di Stato, dalla Puglia lancia l’allarme sul grave malcontento che si registra fra gli operatori impegnati nei servizi connessi all’immigrazione.
“Attualmente – spiega Fabio Di Monte, Segretario Regionale Fsp Puglia – la situazione è critica sia per quanto riguarda il ghetto di Borgomezzanone, sia per il Centro di Accoglienza di Restinco che per l’hotspot. In questi luoghi non sempre è garantito il rispetto delle norme sull’igiene né il distanziamento, spesso mancano gli strumenti protettivi, e si arriva a situazioni estreme come i circa 3000 immigrati privi di ogni controllo sanitario che vivono nelle baracche di Borgomezzanone, dove la situazione è a dir poco drammatica. I migranti che arrivano qui dopo gli sbarchi in altre regioni vengono portati nelle strutture della regione che però non sono idonee alla quarantena, eppure alcuni sono positivi al Covid. I colleghi lavorano in condizioni assurde, senza neppure una copertura sulla testa visto che stanno letteralmente sotto al sole. Le problematiche sono tante, ma in questo momento la priorità è garantire la protezione dal virus. La Puglia è stata una regione a basso numero di contagi, e adesso nel giro di poche ore abbiamo avuto 5 casi di immigrati giunti da fuori. Abbiamo chiesto alla Regione uno screening dei poliziotti su base volontaria, anche considerato l’imminente esodo estivo, ma soprattutto bisogna comprendere che le strutture sul territorio non sono adeguate per la gestione dell’emergenza Coronavirus, e non possono essere i poliziotti a fare le spese di tutto questo”.