Straordinario successo per la presentazione di “Mi cibo da mani libere”, la campagna 2019 dello Spi Cgil Puglia per un’alimentazione etica e sana che ha l’obiettivo di non coinvolgere solo gli anziani, ma tutta la popolazione. L’iniziativa ha la specificità di raccontare il cibo anche dalla parte di chi gli alimenti li coltiva, li raccoglie, li trasforma in fabbrica spesso in condizioni di sfruttamento se non di riduzione in schiavitù. Un fenomeno che non riguarda solo i lavoratori stranieri, ma anche tanti braccianti pugliesi impegnati nei campi di pomodori, agrumi, angurie, sotto i tendoni d’uva, in condizioni così disumane che a qualcuno sono costate la vita.
“Qualità dei prodotti e qualità del lavoro sono due fattori da mettere in relazione – afferma il segretario generale dello SPI Puglia Gianni Forte – dovremmo sempre chiederci da dove viene quello che mangiamo, come è stato prodotto, a quali condizioni sono stati costretti i lavoratori dalle cui mani è passato il cibo che poi è finito nel nostro piatto. Sappiamo che per molte persone, per lo più anziane – continua Forte – è difficile scegliere un prodotto “virtuoso”, ma che costa di più”. Più si è poveri e più si è deboli anche come consumatori. Si finisce per privilegiare il prezzo a scapito della qualità. Ecco come la povertà non solo crea solitudine, ma espone a rischi per la salute strettamente correlati al modo in cui ci si alimenta”.
All’incontro, avvenuto nell’auditorium dell’istituto alberghiero “Ettore Majorana di Bari – San Paolo, si è creata un’eccezionale empatia tra il pubblico di pensionati e gli studenti attenti e partecipi agli interventi degli ospiti tra cui il giovane luminare barese della medicina interna Antonio Moschetta, autore del best seller, “Il mio metabolismo”, Elisabetta Boccia di Coop Alleanza 3.0, Drissa Doumbya, presidente della comunità africana di Brindisi e Marcello Longo di Slow food. Mattatore, tra palco e platea, lo showman Antonio Stornaiolo. Conclusione affidata tra una risata e una riflessione a Daniela Baldassarra, autrice e interprete del monologo comico “Il cibo è/e la nostra vita”. Alla fine, immancabile, il ricco e variegato buffet preparato dai giovani padroni di casa.
Per “Mi cibo da mani libere” sono già in programma: a Manduria, nella Cantina Cooperativa, un incontro sul vino; a Brindisi, nella Masseria Canali, un focus sulle produzioni a chilometro zero nell’ambito dei campi della legalità; a San Nicandro Garganico un approfondimento sulla produzione di cibo al femminile; a Canosa, invece, la visita guidata al sito archeologico sarà l’occasione per rievocare la cultura legata alla tavola ai tempi dei Romani.