La Efe Murat resta incagliata

Prima bisognerà disincagliare il rimorchiatore Galesus arenatosi durante le operazioni della scorsa mattinata e con tre persone ancora a bordo. Poi si dovranno organizzare i nuovi rimorchiatori ingaggiati dall’armatore turco e provenienti dalla Grecia. Infine si provvederà a controllare con i sommozzatori se lo sbattimento sui frangiflutti abbia causato danni allo scafo, al momento scongiurati.
La Efe Murat di Istanbul, il mercantile arenatosi a circa 200 metri dal lungomare di Bari, all’altezza della spiaggia di Pane e Pomodoro, spinto dal forte vento, resterà sul lungomare sud del capoluogo pugliese almeno per le prossime 24 – 36 ore.
E’ quanto emerge dal comitato di emergenza in Guardia Costiera al quale hanno partecipato dal comandante Alessandro Ducci al sindaco Decaro, al questore Esposito, dai dirigenti dell’Arpa al comandante della Polizia Locale Palumbo.
L’iter, quindi, sarà quello deciso dal comitato, in attesa che arrivino dalla Turchia i rappresentanti legali dell’armatore il quale nei confronti delle autorità locali ha mostrato tutta la sua disponibilità a collaborare, tant’è che si attendono i due rimorchiatori dalle terre elleniche.
Intanto, l’elicottero della Guardia Costiera non ha rilevato emergenze dal punto di vista ambientale ma maggiori dettagli si potranno avere solo quando miglioreranno ancora di più le condizioni meteo e i sommozzatori potranno controllare lo scafo.
Il susseguirsi di emergenze che si sono verificate in questi due giorni hanno quindi scombussolato i pieni della capitaneria sul rimorchio della nave. Non si sa ancora, infatti, se il mercantile abbia imbarcato acqua o meno, come avrebbe detto il comandante turco. Bisognerà capire anche se l’inclinazione di 12 gradi sia stata colpa del forte vento.
Per adesso tutto resta quindi in stand by, con buona pace di chi nelle prossime ore sceglierà la spiaggia di pane e pomodoro e lo sfondo esotico per scattarsi un bel selfie.

barimercantilenaveturchi
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