Un matrimonio in puro stile hollywoodiano, con tanto di spiaggia caraibica, sabbia dorata e il vento che fa ondeggiare il velo della sposa. Succede solo nei film? Non proprio visto che adesso convolare a giuste nozze sulla costa molfettese non sarà più un problema.
La giunta comunale della cittadina del Nord Barese ha dato il via libera all’unanimità all’avviso pubblico che apre la possibilità di ospitare riti civili a proprietari e gestori di “strutture ricettive e stabilimenti balneari”.
Fondamentale è che le strutture siano “aperte al pubblico” e posseggano una bandiera italiana, un impianto audio, un tavolo drappeggiato, una poltroncina per l’ufficiale di stato civile, sedute per gli sposi e per i testimoni. Il minimo necessario per ottenere una concessione prorogabile con il meccanismo del silenzio-assenso.
Nel 2018 sono stati 58 i matrimoni con rito civile celebrati a Molfetta negli immobili già destinati all’uso. Un numero che l’amministrazione guidata da Tommaso Minervini punta a superare, nonostante un aumento delle tariffe previste per le celebrazioni: se per le unioni civili nel Torrione Passeri, la sede più cara tra gli edifici di proprietà del comune, occorre sborsare una quota vicina ai 500 euro, per sposarsi sul mare sarà necessario pagare un minimo di 800 euro nei giorni feriali durante l’orario di servizio dei dipendenti comunali, che diventeranno 900 fuori dagli orari di servizio e 1000 nelle giornate festive.