A 29 anni dallo sbarco nel porto di Bari della nave Vlora, che aveva a bordo 18mila albanesi, il capoluogo pugliese gli dedica un largo stradale. E’ intitolato con la frase pronunciata dall’allora sindaco di Bari, Enrico Dalfino, impressa anche su una scultura del lungomare di Bari: “Sono Persone 8.8.1991”. E’ lo slargo stradale su cui si affaccia l’opera, nel quartiere San Girolamo.
L’intitolazione è stata decisa su iniziativa del circolo Acli “La Pira”, che ha anche proposto che Bari diventi “capitale internazionale della solidarietà umana”. Nella cerimonia a Palazzo di Città, alla quale hanno partecipato alcuni degli albanesi che arrivarono in Italia con quella nave, sono state proiettate le immagini dello sbarco di allora ed è stato annunciato che un’opera gemella a quella realizzata a Bari, dall’artista Jasmine Pignatelli, sarà eretta sul lungomare di Durazzo. “La suggestione – spiegano – è quella di due sculture che si fronteggiano, da Levante a Occidente, uniti dal mare Adriatico, connessi da un messaggio comune, faro di umanità, simbolo di un dialogo fraterno che continua e si prolunga nel tempo”. L’opera celebra in codice Morse la frase che il sindaco Dalfino pronunciò alla fine di quella giornata: “Sono persone, persone disperate. Non possono essere rispedite indietro, noi siamo la loro unica speranza”.
E’ stato inoltre anticipato che in vista del trentennale dello sbarco, l’8 agosto 2021, nelle due città adriatiche sarà in programma un cartellone di eventi culturali gemelli dedicati al viaggio della Vlora, con la proiezione del documentario “La nave dolce” di Daniele Vicari e la messa in scena dell’omonimo spettacolo teatrale di Daniela Nicosia.
«C’è una umanità che la gente del Sud conosce bene, che spesso risiede nei luoghi del dolore, della rabbia, del disprezzo, della fatica, ma che racchiude anche quell’energia capace di migliorarci e di cambiare il mondo. È la storia che ce lo insegna. L’8 agosto è una data che segna la storia della Puglia». Lo dichiara il governatore Michele Emiliano ricordando due eventi legati all’8 agosto, il disastro di Marcinelle e lo sbarco della Vlora a Bari. «L’8 agosto 1956 – prosegue – nella miniera carbonifera del Bois du Cazier, morirono 262 minatori, 136 dei quali italiani, 22 pugliesi. Lo ricordiamo come il disastro di Marcinelle. L’8 agosto 1991, 20 mila albanesi, arrivati tutti insieme sulla nave Vlora nel porto di Bari da Durazzo, furono accolti dal popolo barese e dalle istituzioni. La gente scese da casa con vestiti, coperte, cibo, per aiutarli in ogni modo possibile. Una pagina di umanità, civiltà, solidarietà». «È la storia – conclude – che ci insegna ad essere vicini gli uni con gli altri, a sostenere chi vive situazioni peggiori delle nostre, ad impegnarci perché le condizioni di vita e di lavoro siano sempre rispettose della dignità umana».