“Oggi al Politecnico scienziate che hanno raggiunto importanti traguardi a livello internazionale hanno incontrato centinaia di studentesse per raccontare la loro esperienza accademica e professionale di successo. La Regione Puglia ha promosso questo evento perché esiste ancora una disparità uomo/donna nella scelta dei percorsi di studio legati a Scienza, Tecnologia, Engineering e Matematica, a fronte di grandi opportunità di lavoro e occupazione in questi settori anche nella nostra regione. Queste giornate sono importanti per diffondere informazioni e conoscenze e stimolare l’interesse dei giovani verso le materie scientifiche. Nella giornata dell’8 marzo ribadiamo una nostra determinazione molto forte: sostenere il talento e le aspirazioni delle nostre giovani studentesse, incoraggiarle a non porsi limiti perché grazie alle nostre università e al sostegno della loro Regione possono raggiungere qualsiasi traguardo”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano commentando l’avvio del progetto “STEM, un gioco da ragazze”, il primo evento targato Regione Puglia dedicato alla lotta nella disparità di genere nei percorsi di studio dedicati alle STEM (Scienza, Tecnologia, Engineering e Matematica), tutte materie che nell’immaginario collettivo sono più legate al mondo maschile che non a quello femminile. L’iniziativa presentata questa mattina al Politecnico di Bari è realizzata dall’Assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro, e dall’Assessorato al Welfare – Politiche di Benessere sociale e Pari Opportunità, in sinergia con l’Ufficio Scolastico regionale, le quattro Università pugliesi e la Consigliera regionale di Parità.
“Noi vogliamo raccontare con questo evento – ha aggiunto l’Assessore regionale all’Istruzione, Formazione e Lavoro, Sebastiano Leo – quanto le facoltà scientifiche, oltre ad essere belle e importanti, siano poco frequentate dalle donne. Ci piacerebbe incoraggiarle a scegliere questi temi di studio e poi di lavoro. Per noi la parità di genere passa anche da queste scelte perché, ad esempio, le facoltà scientifiche offrono più possibilità di inserimento nel mondo del lavoro”.
“Ad oggi – ha ribadito e concluso Leo – sono ancora troppo poche le donne che scelgono un percorso accademico, e quindi una professione, legata al mondo scientifico e tecnologico. Per modificare questa tendenza è necessario lavorare sugli stereotipi di genere già in tenera età, partendo dalla scuola. Per questo la Regione Puglia ha elaborato un piano di interventi che coinvolge tutti gli attori a vario titolo coinvolti nella formazione dei ragazzi e delle ragazze, da realizzare in sinergia con le università, l’USR e la Consigliera di parità”.
“È per noi fondamentale – ha aggiunto a l’Assessore al Welfare e Pari opportunità della Regione Puglia, Salvatore Ruggeri – aiutare le giovani generazioni, soprattutto le ragazze, a orientarsi per scegliere con piena consapevolezza i percorsi di studio più “forti”, quelli cioè con maggiori sbocchi professionali, perché è proprio da questa scelta che spesso si determina il futuro di una donna. Il lancio di tale intervento, voluto proprio in occasione della giornata internazionale della donna, assume per noi un valore altamente simbolico per riaffermare con forza la parità di genere”.
Nel corso della mattinata, le protagoniste sono state le testimonial delle Università pugliesi, scienziate, tecnologhe, matematiche, laureate in Puglia, che hanno raggiunto importanti traguardi professionali a livello internazionale o si sono distinte per meriti scientifici. Gli studenti e le studentesse presenti in platea hanno partecipato attivamente all’incontro, “interrogando” le ospiti presenti sui loro percorsi accademici, sulle loro esperienze professionali, sugli sbocchi settoriali.