POPOLARE DI BARI, OK ALLA TRASFORMAZIONE IN SPA E AUMENTO CAPITALE SOCIALE

“Pochi minuti fa abbiamo proclamato l’approvazione da parte dell’assemblea straordinaria dei soci della Banca popolare di Bari delle proposte di trasformazione della banca in società per azioni e di aumento di capitale destinato al Fondo interbancario e a Medio credito centrale, previa copertura delle perdite e ricostituzione di un capitale minimo di 10 milioni di euro”. Lo ha annunciato Antonio Blandini, uno dei due commissari straordinari della BpB al termine dell’assemblea.

Il 96% dei soci in assemblea ha votato a favore della trasformazione della Banca popolare di Bari in Spa. Lo hanno comunicato i commissari straordinari al termine dell’assemblea. «Siamo particolarmente emozionati – ha detto il commissario Antonio Blandini – dell’approvazione con circa il 96% di voti favorevoli. Questo vuol dire che il progetto è stato pienamente compreso, che la banca continua e che ci sarà una banca nel Mezzogiorno e per il Mezzogiorno». “C’è stata una partecipazione straordinaria – ha aggiunto Blandini – siamo riusciti a tenere l’assemblea in prima convocazione, ipotesi credo praticamente unica in una banca popolare, con oltre 35mila soci intervenuti in assemblea e che hanno ritenuto di esprimere la propria voce e dare il proprio contributo in questo fondamentale passo di rilancio della banca».

«Oggi è stato compiuto un passaggio importante anche nel processo di trasformazione, capitalizzazione e rilancio della Banca Popolare di Bari». Lo scrive su Fb il premier Giuseppe Conte.
«Gli accertamenti sulla pregressa gestione sono ancora in corso ed è bene che procedano nel segno della inflessibilità. Ma l’Assemblea odierna della Banca, che ha registrato il consenso del 96% dei votanti, ha dimostrato il pieno apprezzamento dei soci e della comunità locale per il progetto di rilancio, che, in linea con criteri e logiche di mercato, porterà a rafforzare questo presidio bancario, essenziale per sostenere gli sforzi di famiglie e imprese e rilanciare l’economia del territorio, particolarmente provata in questa difficile fase emergenziale», conclude.

Anche il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Roberto Gualtieri ha espresso, anche a nome del Governo, «grande soddisfazione per l’esito dell’Assemblea che con un voto praticamente unanime e una partecipazione senza precedenti ha decretato il successo dell’operazione di trasformazione, ricapitalizzazione e rilancio della Banca Popolare di Bari». “L’operazione, effettuata secondo logiche e condizioni coerenti con criteri di mercato, segna una svolta rispetto a un passato sul quale sono in corso i doverosi accertamenti».

L’operazione «si inquadra in un progetto più ampio di rilancio dell’economia e di sostegno a famiglie e imprese del Mezzogiorno d’Italia, anche attraverso le sinergie e le nuove opportunità offerte dal ruolo di guida che viene assunto dalla Banca del Mezzogiorno-Mediocredito Centrale e dai vantaggi connessi alla prossimità al territorio e alla conoscenza dello stesso. “L’ampia partecipazione all’Assemblea e il larghissimo consenso ricevuto danno conto del senso di responsabilità degli azionisti e dell’ampia condivisione di questo progetto da parte delle comunità locali», ha evidenziato Gualtieri. “Al buon esito dell’operazione hanno contribuito, lavorando in stretto coordinamento, le strutture del MEF, la Banca d’Italia, i Commissari Straordinari, le autorità europee, che ringrazio per l’impegno e la professionalità dimostrati. Un ringraziamento anche alle istituzioni locali e alle forze sociali e produttive di Bari e della Puglia per l’impegno dimostrato nell’obiettivo comune di difendere e rafforzare un presidio fondamentale per lo sviluppo dell’economia del territorio» ha continuato il ministro. “Sottolineo infine come il Fondo Centrale di Garanzia dei Depositi e il sistema bancario italiano abbiano svolto un ruolo fondamentale nella soluzione di questa crisi, mostrando, ancora una volta, elevata capacità di coesione e disponibilità ad intervenire in momenti di difficoltà a supporto del sistema Paese», ha concluso il ministro Gualtieri.

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