Alla Regione Puglia è stata riconosciuta una premialità per l’anno 2016 di 212 milioni di euro, per aver rispettato tutti gli adempimenti e gli obblighi di legge. Per quanto riguarda la verifica dei Lea, la Puglia ha compiuto un balzo in avanti avvicinandosi verso la media nazionale che nel 2016 è stata di 182. La criticità maggiore è rappresentata dagli screening oncologici, in particolare quello del colon retto. La delibera approvata dall’Esecutivo regionale stabilisce l’aumento del monte ore di specialistica ambulatoriale per le Asl. Si tratta di oltre 4.500 ore settimanali in più che dovranno essere garantite da specialisti che potranno essere reclutati dalle Aziende sanitarie pugliesi, in gran parte da erogare all’interno dei Presidi territoriali di assistenza, e che avranno al centro le ore di specialistica connesse al contrasto delle malattie croniche che dovranno essere obbligatoriamente presenti in ogni Pta (cardiologia, pneumologia, endocrinologia-diabetologia, nonché le branche di oculistica, neurologia ed ortopedia). Si potrà così dar corpo anche al Programma Care Puglia, il cui modello è stato approvato dalla Giunta la scorsa settimana contribuirà ad abbattere le liste di attesa. A tal fine verranno impegnati, a partire dal 2019, dieci milioni di euro annui. Tale maggiore spesa è oggi possibile grazie ai tagli alle spese non appropriate realizzati in questi anni ed all’incremento annuo previsto per la quota di riparto del Fondo Sanitario nazionale.