Avrebbero ottenuto indebitamente fondi europei destinati all’agricoltura, creando una impresa fittizia necessaria per chiedere gli aiuti concessi nell’ambito della ‘Politica agricola comune’ truffando l’Agea.
La Guardia di finanza ha sequestrato a due coniugi di Santeramo in Colle, nel Barese, beni mobili e un immobile del valore di 30 mila euro, pari al denaro pubblico illecitamente ottenuto ed erogato dall’Agea.
Stando alle indagini coordinate dal pm Claudio Pinto, marito e moglie avevano costituito una azienda agricola fittizia per ottenere “gratuitamente” dall’Agea i cosiddetti “titoli”, commisurati al numero di ettari di terreno che viene dichiarato coltivato, che consentono a “nuovi agricoltori” di percepire “contributi pubblici comunitari”. La truffa sarebbe stata messa in atto, poi, attraverso la stipula, nel 2009 e nel 2011, di due contratti falsi che hanno consentito ai coniugi di ottenere i “titoli” e i conseguenti aiuti economici fino al 2019.
Ai due indagati sono anche contestate violazioni amministrative che prevedono l’applicazione di una sanzione pecuniaria pari all’importo indebitamente percepito e, contestualmente, i finanzieri hanno effettuato le segnalazioni agli organi competenti per il recupero delle somme erogate.
(ANSA).