“Tutti gli abitanti di questa palazzina potranno essere sottoposti a tutti gli screening di cui hanno bisogno nell’ospedale oncologico di Bari che è a loro totale disposizione”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, con riferimento all’indagine della Procura di Bari sui 21 decessi per tumore che hanno riguardato negli ultimi 25 anni persone residenti nella palazzina di via Archimede 16, nel quartiere Japigia di Bari. Le patologie sarebbero state causate dalle sostanze cancerogene sprigionate negli anni Ottanta dai roghi della vicina discarica di via Caldarola, poi bonificata. Nei giorni scorsi i residenti, che si sono opposti alla richiesta di archiviazione della Procura, avevano chiesto esami clinici per paura di contrarre ulteriori patologie. “Ho già dato indirizzo al dottor Antonio Delvino, dg dell’Irccs Giovanni Paolo II – ha detto Emiliano – di costituire un accesso rapido e privilegiato per tutti coloro che, risiedendo in questa palazzina, dovessero aver bisogno, anche solo per tranquillizzarsi, di fare esami di qualunque tipo”. “Le indagini sono finite, – ha detto ancora il governatore –
hanno fatto tutte le indagini possibili e immaginabili, non hanno trovato un nesso causale diretto. Si immagina che
trent’anni fa alcuni incendi di una discarica costruita a ridosso dell’abitazione abbia potuto provocare questi fattori eziologici particolarmente impressionanti. Dopodiché, attualmente, tutti gli studi che sono stati effettuati, anche dai giudici, escludono che ci siano fattori di inquinamento in atto, quindi non c’è niente che si possa fare. L’unica cosa che si può fare è un attento monitoraggio, uno screening permanente sugli abitanti dell’area, di quei palazzi, anzi pare che si tratti di una palazzina in particolare, e quindi fare uno screening molto intenso. I magistrati non ci hanno segnalato nient’altro”.