Svimez, Puglia seconda per tasso di sviluppo

Nonostante si riallarghi il divario economico tra Nord e Sud, Nel periodo 2015-2018 la modesta ripresa economica che ha interessato quasi tutte le regioni italiane si presenta nel Mezzogiorno con un andamento estremamente eterogeneo. Nello scorso anno, in particolare, la Puglia è seconda, dopo l’Abruzzo ma prima della Sardegna, tra le regioni meridionali che hanno fatto registrare il più alto tasso di sviluppo, rispettivamente +1,3% per la nostra regione, +1,7%,e +1,2% per gli isolani. Lo rileva la Svimez nelle anticipazioni del Rapporto 2019 presentate a Roma.
La Puglia, che nel 2017 aveva già cominciato a dare segnali di ripresa, migliora ulteriormente nel 2018. Anche in questo caso sono soprattutto le costruzioni a tirare (+4,4%).
Il Molise, nel 2018, cresce con un +1%, dato significativo se si pensa che l’anno precedente era in calo del -1,0%. Determinante è stato l’apporto dell’industria (+5,4%). Anche la Basilicata si attesta su un incremento del Pil del +1% nel 2018, dopo la forte accelerazione della crescita negli anni scorsi: addirittura +8,9% nel 2015.
Il Prodotto interno lordo delle regioni meridionali però quest’anno sarà sotto zero. La Svimez, nelle anticipazioni prevede per il Sud un andamento del Pil negativo: -0,3%, a fronte di un +0,3% del Centro-Nord. Dunque, sintetizza la Svimez, dopo un triennio 2015-2017 di pur debole ripresa del Mezzogiorno, si riallarga la forbice con il Centro-Nord. Al Mezzogiorno mancano quasi 3 milioni di posti di lavoro per colmare lo scarto occupazionale col Centro-Nord.

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