Al via al Centro multimediale Karol del quartiere San Paolo, il primo incontro del corso di formazione su “Prevenzione e contrasto alla violenza di genere”, promosso dal Centro antiviolenza dell’assessorato al Welfare del Comune di Bari e gestito dalla cooperativa sociale Comunità San Francesco. L’iniziativa, rivolta alle operatrici e agli operatori dei servizi sociali e sanitari, alle educatrici e agli educatori, alle professioniste e ai professionisti che a vario titolo intervengono nel percorso di fuoriuscita delle donne dal circuito della violenza, si propone di offrire ai partecipanti una sorta di “cassetta degli attrezzi” che possa rappresentare una nitida lente di lettura, oltre a un sistema di strategie d’intervento per dare risposte idonee ed efficaci nelle situazioni di maltrattamento e violenza.
L’assunto di partenza è che incidere sulla matrice culturale del fenomeno significa promuovere un cambiamento in grado di restituire progettualità alle donne vittime di violenza e ai loro figli, muovendo da un approccio in grado di convogliare prassi, modalità e linguaggi dei professionisti e delle professioniste dei vari ambiti di intervento.
Il corso si è aperto questa mattina con i saluti istituzionali dell’assessora al Welfare Francesca Bottalico e del responsabile POS per le politiche sociali dell’area Minori Francesco Elia.
L’appuntamento odierno è incentrato da un lato su “Violenza di genere: aspetti multidimensionali e radici culturali del fenomeno” con un focus sulla violenza nelle relazioni di intimità e la valutazione del rischio; dall’altro su “La metodologia di accoglienza: dall’emersione della richiesta d’aiuto al riconoscimento della violenza”.
Il secondo appuntamento, in programma lunedì 1 aprile, sarà invece focalizzato sul “Lavoro della rete” e sulla gestione condivisa del percorso di fuoriuscita dalla violenza per donne e minori, sulla violenza assistita e sulle procedure di invio delle donne vittime di violenza al Centro antiviolenza comunale da parte dei Servizi della rete.
“Intraprendiamo questo nuovo percorso a sostegno delle vittime di violenza, forti di una collaborazione con Federfarma, Anteas e con la rete del volontariato cittadino – ha affermato Francesca Bottalico -. Mi auguro in questo modo di poter consolidare una rete di farmacie per il sociale, grazie al contributo dei professionisti che in questi anni hanno collaborato con l’assessorato al Welfare in occasione dei piani cittadini a contrasto delle emergenze freddo e caldo, per la raccolta di medicinali, così da dar vita a nuove antenne sociali sul territorio, capaci di intercettare situazioni di particolare rischio e di poter essere di orientamento”.