Una guardia giurata, Francesco Vincenti, 61 anni di Brindisi, è stata arrestata dai carabinieri della compagnia di San Vito dei Normanni per peculato continuato. Autista di portavalori blindati, dipendente dell’Ivri da oltre dieci anni, avrebbe sottratto la somma di 2.115 euro durante varie operazioni di prelievo di denaro dalle casse continue delle attività commerciali. Al vaglio degli investigatori, inoltre, l’ipotesi che sia responsabile anche di altri ammanchi riscontrati e denunciati nel tempo dallo stesso istituto di vigilanza e dai responsabili delle attività commerciali per un valore di circa 50mila euro.
Le indagini sono state avviate un anno fa dopo la denuncia formalizzata dal responsabile aziendale di un supermercato di San Vito dei Normanni riguardante la sparizione della somma di 2.690 euro.
È stato così delineato il percorso del denaro dalle casse automatiche a doppio sportello in cui veniva versato dai dipendenti delle attività commerciali al caveau dell’istituto di vigilanza. Dopo aver verificato la totale estraneità dei dipendenti della grande distribuzione, le indagini si sono orientate sugli equipaggi dell’istituto di vigilanza formati da tre persone, l’autista, il prelevatore e l’uomo di scorta. Sono stati così analizzati tutti i servizi effettuati dagli operatori e incrociati con le date degli ammanchi di denaro.
È così emersa la costante presenza di Vincenti, con il ruolo di autista il cui compito esclusivo era quello della conduzione e della custodia del mezzo blindato, ma posto guida è comunicante con il vano posteriore dove vengono custoditi i marsupi e le cassette che contengono il denaro. Dall’analisi degli accadimenti, è emerso in maniera chiara che i numerosi ammanchi denunciati dall’istituto di vigilanza e dalle attività commerciali sono avvenuti nella fase del prelievo delle sacche o cassette.
Il contante nel momento in cui viene recuperato dalle guardie giurate dalla cassa bifacciale dove viene versato all’interno degli appositi contenitori, viene trasferito nel caveau dell’istituto a bordo del furgone blindato, per la successiva conta. Inoltre è stato rilevato che le operazioni eseguite dall’equipaggio una volta entrato all’interno dell’istituto di vigilanza sono sottoposte a videosorveglianza. La fase in cui pertanto risulta fattibile l’azione delittuosa è quella di trasferimento del denaro con il mezzo blindato dalle casse bifacciali dell’esercizio commerciale al caveau dell’istituto di vigilanza. Gli specifici accertamenti hanno consentito di dimostrare che proprio nella fase di trasporto è stato possibile avere accesso al contenuto dei marsupi e delle cassette. La circostanza che in occasione di ogni ammanco è stato sempre presente in turno Vincenti ha assunto una valenza importante, anche perché il vigilante non era mai abbinato con gli stessi colleghi.
Sono emersi quindi elementi determinanti a carico del 51enne brindisino: è documentato che in molteplici occasioni ha forzato i contenitori portavalori, riuscendo ad estrarre parte delle banconote contenute all’interno. Il modus operandi è stato sempre lo stesso: ha forzato parzialmente i raccoglitori portavalori per accedere al loro contenuto in denaro ed appropriarsi illecitamente delle somme, sempre quando era comandato di servizio in qualità di autista del furgone blindato, proprio nel tentativo di allontanare dalla sua persona eventuali sospetti in quanto non essendo direttamente addetto al prelievo e alla consegna dei contenitori portavalori non avrebbe potuto avere accesso al contante.
Invece è stata documentata l’abile tecnica predatoria del denaro, avvenuta quando i due colleghi, l’addetto al prelievo e alla scorta, scendevano dal blindato Vincenti dal posto guida si trasferiva nella parte posteriore del mezzo che è comunicante. Contestualmente provvedeva ad inserire il blocco manuale interno dell’apertura del portellone laterale del veicolo per maggiore sicurezza e con la maestria che aveva acquisito con l’ausilio di un coltello riusciva ad estrarre dalle varie cassette metalliche le banconote e nel frattempo controllava l’esterno per osservare che i colleghi, estranei al reato, non stessero facendo ritorno.
Da quanto emerso in una sola giornata è riuscito ad eseguire 5 furti di denaro dai contenitori portavalori che aveva in custodia, approfittando dei momenti in cui è rimasto da solo all’interno del furgone blindato.