La lotta alla xylella fastidiosa adesso acquisisce anche una dimensione territoriale. Alcuni comuni del Barese, infatti, hanno deciso di applicare, con specifiche ordinanze, le misure per ridurre il rischio di contagio tra gli alberi. L’ultima città in ordine di tempo è stata Noci che ha approvato l’ordinanza il 18 aprile scorso. Gran parte del territorio del comune barese è stato inserito nella cosiddetta “zona cuscinetto”, area indenne in cui deve essere effettuato il monitoraggio e, in caso di ritrovamento di un focolaio, devono essere applicate le misure di eradicazione, che consistono nell’eliminazione della pianta infetta e di tutte le piante delle specie ospiti, indipendentemente dallo stato di salute, nel raggio di 100 metri nonché di tutte le piante che manifestano i sintomi della malattia.
L’allerta nel barese è stata innalzata dopo le rilevazioni del professore Francesco Porcelli, docente del Dipartimento di Scienze del suolo dell’Uniba che ha trovato un esemplare adulto di sputacchina, insetto vettore della Xylella, a Triggiano proprio alle porte del capoluogo pugliese. “Numerose altre ninfe della stessa specie sono in procinto di sfarfallare — ha spiegato Porcelli — liberando adulti che potranno acquisire e infettare con Xylella fastidiosa olivi per ora sani”. Di qui il suggerimento del professore barese che ha chiesto “l’immediata esecuzione dell’azione di controllo contro gli stadi giovanili. Il ritrovamento è preoccupante – conclude – anche perché siamo ben oltre la zona cuscinetto”.