Xylella e gelate, il tour di Centinaio parte da Bari

Xylella e gelate. Come promesso il ministro per le Politiche Agricole Gian Marco Centinaio è arrivato in Puglia per affrontare i temi per i quali da tempo il mondo agricolo pugliese sta sollecitando un intervento mirato da parte del governo: xylella e gelate.
Il tour del ministro leghista, con tanto di spilletta di Alberto da Giussanno sul revers della giacca, inizia proprio da Bari dove ha incontrato in prefettura i massimi esponenti istituzionali e delle associazioni degli agricoltori.
Da un lato il presidente della Regione Emiliano, l’assessore al ramo, Leonardo di Gioia, il presidente dell’Anci, Antonio Decaro. Dall’altro Coldiretti Puglia e gilet arancioni che hanno chiesto rassicurazioni sul decreto legge varato dal governo e che nei prossimi giorni approderà prima alla Camera e poi al Senato.
“I fondi sono quelli che abbiamo sempre dichiarato: 100 milioni di euro per la Xylella, in questo momento ce ne sono 53 e poi arriveranno gli altri. Ci sono i fondi che stiamo andando a contrattare con l’Europa”, ha spiegato il ministro leghista che ha sottolineato come l’Europa “si sia resa disponibile, nel momento in cui parte il decreto, a venire in Puglia e ragionare sui fondi per la Xylella, e poi ci sono i 34 milioni di euro del Fondo di garanzia per le gelate. In più ci sono altri 50 milioni di euro per le filiere e una serie di fondi che sono già a disposizione sui quali si può iniziare a lavorare”.
Rispondendo alla domanda dei giornalisti sulla richiesta da parte degli agricoltori di 500 milioni per la Xylella, il ministro ha assicurato che “è quello su cui stiamo lavorando. Il ministro Lezzi ne ha già promessi 300 in totale e andremo a chiedere gli atri 200 all’Europa”.
“Abbiamo fatto una riunione molto importante perché ha mostrato l’unità della Puglia di fronte alle due catastrofi delle gelate e della Xylella che hanno abbattuto del 60 per cento la capacità produttiva olivicola della Puglia. Il ministro è stato particolarmente attento a svolgere queste due riunioni di lavoro, qui a Bari e l’altra a Lecce, per limare tutti i possibili emendamenti da inserire nel decreto”, è intervenuto il presidente Emiliano che ha evidenziato che gli emendamenti al decreto consentiranno “al Parlamento di dare vita a quelle norme che sono necessarie per accelerare gli abbattimenti, da un lato, delle piante infette o comunque che devono essere abbattute secondo gli indirizzi dell’Unione europea, e dall’altra parte per consentire i re-impianti”.
“Il decreto – ha continuato Emiliano – ha dentro di sé due elementi fondamentali: ricostruzione del paesaggio nel Salento e della capacità produttiva olivicola e verifica del danno subito nelle altre zone dalle gelate sperando che non si tratti, anche in questo caso, di un danno che pregiudica in modo permanente la capacità produttiva perché non sappiamo ancora se gli effetti della gelata si sono consumati oppure se c’è ancora qualche danno permanente”. “È chiaro che, in questo caso, le somme immaginate dal ministro aumenteranno – ha concluso – e dovranno sostenere la ricostruzione dei nostri oliveti anche nel Nord, non solo nel Sud della Puglia. Insomma, una situazione davvero drammatica che però stiamo affrontando assieme all’Italia”.

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