“Abbiamo fatto, spero, chiarezza su molti punti rimasti abbastanza oscuri da quello che avevamo letto nell’ordinanza, attendiamo sviluppi. L’indagine è in corso e sul contenuto di quello che si è detto manterremo il massimo riserbo”.
Lo ha detto poco fa l’avvocato Michele Curtotti, difensore dell’ex sindaco di Foggia, il leghista Franco Landella, al termine dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip Antonio Sicuranza. Landella è agli arresti domiciliari dallo scorso 21 maggio con l’accusa di corruzione e tentata concussione.
“Faremo sicuramente ricorso per la rimessa in libertà”, ha aggiunto Curtotti. Nell’ordinanza – hanno chiesto i giornalisti – c’è un passaggio in cui i magistrati parlano di presunte fughe di notizie relativamente al filone di inchiesta per l’appalto della pubblica illuminazione: “Si è semplicemente equivocato – chiarisce Curtotti -. Il sindaco, nel corso della sua audizione spontanea, ha fatto riferimento a quella vicenda perché la riteneva una delle cause dei suoi pessimi rapporti con Leonardo Iaccarrino (ex presidente del consiglio comunale ed arrestato lo scorso 30 aprile). Non aveva alcuna contezza dell’esistenza di una indagine su quella vicenda”. (ANSA).