Condivisione dello stato di avanzamento dell’attività istruttoria delle domande per la seconda annualità e il punto sulla spesa sociale complessiva che la Regione Puglia mette a disposizione per la disabilità e la non autosufficienza.
Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, insieme all’assessore al welfare Salvatore Ruggeri, ha incontrato i direttori generali delle sei Asl pugliesi prima e i rappresentanti delle Associazioni che compongono il tavolo tecnico regionale per le disabilità dopo per fare il punto sulla questione Assegni di cura.
“È stato un incontro positivo – ha dichiarato Emiliano – nel quale abbiamo aggiornato tutte le associazioni interessate. Ovviamente non è semplice perché purtroppo c’è qualcuno che ha scambiato l’assegno di cura per disabili gravi e gravissimi per una specie di reddito di cittadinanza. Moltissima gente si è inserita avendo alle spalle situazioni che non sono quelle per le quali l’assegno di cura è stato predisposto. Voglio dire a queste persone che, oltre che a complicare molto l’erogazione per quelle famiglie più bisognose avendo casi più gravi, loro possono fare riferimento ad un’altra misura che abbiamo messo a disposizione e cioè, al reddito di dignità che consente al caregiver, ossia il familiare che si occupa del proprio congiunto disabile, di poter avere insieme il reddito di dignità e la formazione specifica”.
Sulla disabilità grave e gravissima, quindi, non ci sono solo gli assegni di cura, che impegnano quest’anno quasi 35 milioni di euro, ma ci sono altri strumenti.
Non solo Assegni di cura. Nel corso degli incontri infatti il Presidente Emiliano ha fatto anche il punto sul dato complessivo della spesa sociale per la disabilità e la non autosufficienza che vede la Regione Puglia in ottima posizione rispetto alle altre regioni. Solo nel 2018, la spesa sociale per le altre misure per la disabilità è stata di oltre 100 milioni di euro con una platea di beneficiari, tra anziani e disabili, che supera le 11.000 persone. Ricordiamo che nel 2010 la spesa complessiva in ambito è stata di appena 20 milioni di euro. “Abbiamo avuto la possibilità – ha continuato il Presidente Emiliano – di investire 62mln di euro. Quest’anno purtroppo abbiamo potuto attingere molte meno somme dal fondo nazionale della disabilità”.
A fronte di 14.789 domande pervenute al 22 novembre 2018, entro il mese di dicembre tutte le domande sono state istruite per l’ammissibilità amministrativa, sulla base dei dati disponibili.
Le risorse disponibili, passate da 25 milioni a 35 milioni di euro, con l’approvazione dell’integrazione di 10 milioni nel Bilancio di Previsione 2019 approvato a fine anno, consentiranno di accogliere fino a circa 3.300 domande cioè il 22% circa delle domande presentate.