Conti correnti bancari, un capannone industriale adibito ad opificio con annessi uffici e abitazione, e un vigneto di 70 mila metri quadri. E’ quanto hanno posto a sequestro preventivo i finanzieri di bari durante un’indagine su una presunta bancarotta fraudolenta da 3,1 milioni di euro
I beni sono riconducibili – spiega la Procura di Bari – a un’impresa individuale di Binetto, nel barese, dichiarata fallita il 30 maggio 2016.
Le investigazioni, sviluppate attraverso riscontri contabili, indagini bancarie e testimonianze, hanno permesso di far luce – secondo l’accusa – su “un articolato disegno criminoso attuato dal titolare dell’azienda che, in concorso con il figlio, a sua volta legale rappresentante di una società dello settore, entrambi denunciati per bancarotta fraudolenta per circa 3,1 milioni di euro, ha dilapidato il patrimonio e le risorse finanziarie dell’impresa in fallimento sottraendo illecitamente dalle casse di quest’ultima beni sui quali i creditori avrebbero potuto rivalersi per soddisfare le proprie ragioni”. Ai due indagati è stata notificata un’informazione di garanzia.