Sono stati condannati rispettivamente a 11 anni e 9 mesi e 7 anni e 3 mesi di reclusione un 70enne e un 47enne accusati di aver abusato di una 16enne barese con disagio socio ambientale per un anno e mezzo, fino all’agosto 2017, quando sono stati arrestati e posti ai domiciliari.
Il pm Marcello Quercia aveva chiesto per entrambi la condanna a 10 anni di reclusione. Il Tribunale di Bari, dichiarando l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e il divieto per un anno di avvicinarsi a luoghi frequentati da minori, ha condannato i due a risarcire le costituite parti civili, i genitori della vittima e l’associazione Gens Nova che tutela minori e persone svantaggiate.
I giudici hanno riconosciuto gli imputati colpevoli di tre episodi di violenza sessuale e tentata violenza sessuale commessi in auto, in un sottoscala, in un garage e in una cabina del lido barese nel periodo in cui la struttura balneare era chiusa, assolvendoli dagli altri due episodi contestati. “Sono stati due anni di inferno e oggi per la prima volta iniziamo ad intravedere la luce” hanno dichiarato i genitori della ragazza dopo la sentenza, accompagnati in Tribunale anche dai vicini di casa che per primi si erano accorti degli abusi. “Nessuna cifra potrà comunque ripagare quello che è accaduto perché la nostra vita e quella di nostra figlia è stata distrutta” hanno aggiunto, dicendosi “non ancora pronti a perdonare”