A giugno del 2017 la presentazione del progetto; a dicembre dello stesso anno l’atto di cessione delle aree e il rilascio del permesso di costruire. Poi più nulla fino a oggi quando il Comune di Bari ha sbloccato l’iter burocratico per l’intervento di ristrutturazione.
Quattordici residenze, un bar, un ristorante ma anche attività per il tempo libero, con accesso dal lungomare e da una strada privata: dopo due anni di stop alla partenza dei lavori, sarà così la nuova vita dell’ex capannone industriale Gs, su viale Imperatore Traiano, poco più giù di Torre Quetta, sul lungomare sud di Bari.
Il progetto è stato presentato da alcuni privati nel giugno di due anni fa. L’area adesso abbandonata, simbolo del degrado dilagante sulla litoranea verso San Giorgio, realizzata nel 1961, ha una pianta regolare con copertura a doppia volte a botte, si estende per 7mila mq ed è attualmente in cattivo stato di conservazione. Il complesso, redatto dall’architetto Gemma Radicchio, prevede la realizzazione di 14 appartamenti panoramici nella zona del capannone di differenti metrature a partire da 80 metri quadri fino a 160. Sia la muratura che la volta a botte saranno rivestite con doghe in legno di compensato marino “nel tentativo di evocare la chiglia di una nave arenata su una spiaggia o i vecchi cantieri navali”.
“L’istruttoria è stata completata; il permesso sarà quindi ritirato a breve”, spiega l’assessore all’Urbanistica, Carla Tedesco che a dicembre del 2017 siglò l’accordo di cessione delle aree dai proprietari del suolo al Comune di Bari.
Nell’ambito dell’intervento, nella parte anteriore dell’edificio saranno realizzati un bar e un ristorante su una terrazza affacciata sul mare, sopraelevata di circa un metro dalla quota stradale, mentre i due manufatti retrostanti saranno destinati ad attività per il tempo libero e ai relativi servizi accessori. Prevista anche un’area da riservare a parcheggi da 312 metri quadri. L’accesso sarà garantito sia dal lungomare sia da una strada privata.
“L’atto siglato – commenta ancora Tedesco – consegna al Comune circa 1000 mq di spazio pubblico sul quale intendiamo realizzare un giardino condiviso attraverso il coinvolgimento e la partecipazione di cittadini e associazioni, sul modello di quanto stiamo sperimentando per il Parco Gargasole nella ex Caserma Rossani”.