Disastro ferroviario sulla Andria Corato. Inizierà domani il processo davanti al Tribunale collegiale di Trani, per 17 persone e una società imputate per l’incidente del 12 luglio 2016, quando due treni (che viaggiavano in direzioni opposte) si scontrarono lungo il binario unico della Ferrotramviaria tra le due città del nord barese.
Nella circostanza morirono 23 persone e altre 51 rimasero ferite tra pendolari e personale, che viaggiavano sull’ET 1021 (partito da Andria e diretto a Corato) e l’ET 1016 (diretto da Corato ad Andria).
Il processo riguarda i capistazione di Andria e Corato in servizio la mattina del 12 luglio 2016, il capotreno sopravvissuto, e il dirigente coordinatore centrale, oltre ai vertici di Ferrotramviaria.
I pm della Procura di Trani, Alessandro Pesce e Marcello Catalano, contestano – a vario titolo – i
reati di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.
La prima udienza del processo ordinario, al via nelle prossime ore nell’aula di Corte d’Assise del palazzo di giustizia di Trani, sarà dedicata alla costituzione delle parti. In fase di udienza preliminare, erano state ammesse come parti civili ma il numero e’ destinato
a ridimensionarsi in sede di dibattimento, perchè molte di loro hanno già ottenuto i risarcimenti dall’assicurazione.
Disastro ferroviario Andria – Corato, al via il processo
