RSA E CENTRI DIURNI, QUI DI SEGUITO UNA NOTA DI IGNAZIO ZULLO, CAPOGRUPPO DI FRATELLI D’ITALIA ALLA REGIONE PUGLIA.
“Le risorse pubbliche sono sempre una coperta troppo corta, ma sono anche e soprattutto frutto di scelte: la Regione Puglia fissa le sue priorità ed è evidente che fra queste non vi sono gli anziani e i disabili non autosufficienti che vengono assistiti nelle RSA e nei Centri Diurni, strutture socio-sanitarie che sono in grande affanno perché nonostante sia stato individuato il fabbisogno dei posti letto di RSA e di posti in Centri Diurni in funzione dei bisogni di assistenza residenziale e semiresidenziale degli anziani e dei disabili, la Regione non assicura la completa copertura di spesa determinando di fatto una disparità di intervento assistenziale tra cittadini pugliesi che dovrebbero costituzionalmente essere assistiti con pari dignità e pari diritti.
“Invece, accade che all’interno della stessa famiglia una persona non autosufficiente o disabile accede all’assistenza fruendo della quota sanitaria corrisposta dalla Regione e paga la metà della retta mentre altri ai quali la quota sanitaria viene negata sono costretti a pagare per intero la retta.
“Tutto ciò perché si determina un fabbisogno e non si copre la spesa. Una situazione del tutto immorale, in antitesi alle regole di buona amministrazione ed anche anticostituzionale.
“Mi aspetto che associazioni che operano a tutela di queste persone avviino contenziosi per eccepire la costituzionalità degli atti posti in essere da Regione impregnata di tanta insensibilità affinché in Puglia tutti gli anziani non autosufficienti e i disabili godano dell’assistenza sanitaria e socio-sanitaria con pari dignità e pari diritti”.
RSA E CENTRI DIURNI, CAROLI (FDI): EDUCATORI NON SOLO SOCIO-SANITARI E MEDICI NON SOLO FISIATRI E ORTOPEDICI, LE STRUTTURE POTRANNO AVVALERSI DI NUOVE FIGURE PER AMPLIARE ORGANICO
“Da oggi le RSA e i Centri Diurni potranno avere come direttori sanitari non solo medici specializzati in Fisiatria e Ortopedia, ma anche di altre specializzazioni, e – raccogliendo il grido di aiuto delle associazioni di categoria (Legacoop, FMPI, Welfare a Levante e Agci) – è data la disponibilità ai gestori delle strutture di potersi avvalere di educatori socio-sanitari (formati dalle Facoltà di Medicina) e di educatori socio-pedagogici. Per i primi, infatti, le strutture trovano difficoltà a reperire sul mercato questa tipologia di figure professionali: per questo estendere la possibilità a persone formate nella Facoltà di Pedagogia consente di poter non far andare in affanno l’assistenza.
“Tutto questo è stato possibile grazie a due emendamenti che abbiamo presentato e che sono stati votati anche dalla maggioranza, perché erano esigenze che venivano incontro ad alcune problematiche ed esigenze che tutte le RSA e i Centri Diurni pugliesi, che assistono anziani e disabili, avvertivano, in modo particolare le piccole strutture che avevano grandi difficoltà a reperire medici che collaborassero con loro.”