Dalla Banca d’Italia di Bari alla chiesa di San Vito di Laterza passando per Santa Croce vicina vicina a Lecce, il Palazzo Messere e le nobili dimore di Giovinazzo e il Palazzo dell’Acquedotto Pugliese di Altamura. Sono solo alcuni dei gioielli che questo fine settimana, sabato 23 e domenica 24 marzo, il Fai – Fondo Ambiente Italiano apre per le Giornate Fai di Primavera, per guardare l’Italia – e la Puglia – come non abbiamo mai fatto prima e costruire un ideale Ponte tra culture che ci farà viaggiare in tutto il mondo.
Giunta ormai alla 27ª edizione, la manifestazione si è trasformata in una grandiosa festa mobile per un pubblico vastissimo, che attende ogni anno di partecipare a questa straordinaria cerimonia collettiva, appuntamento irripetibile del nostro panorama culturale che a partire dal 1993 ha appassionato quasi 11 milioni di visitatori. Anno dopo anno le Giornate Fai di Primavera superano se stesse: questa edizione vedrà protagonisti 1.100 luoghi aperti in 430 località in tutte le regioni, grazie alla spinta organizzativa dei 325 gruppi di delegati sparsi in tutte le regioni – Delegazioni regionali, provinciali e Gruppi Giovani – e grazie ai 40.000 Apprendisti Ciceroni. Centinaia di siti e migliaia di persone che l’anima del FAI accende, prendendo per mano tutti e accompagnando gli italiani a specchiarsi nella stupefacente varietà del paese più bello, aprendo luoghi spesso inaccessibili ed eccezionalmente visitabili in questo weekend, durante il quale è possibile sostenere la Fondazione con un contributo facoltativo o con l’iscrizione.
Tra le aperture della Puglia.
Bari, Banca d’Italia.
Il Regio Decreto del 18 agosto 1861 autorizzò la Banca Nazionale del Regno ad aprire una succursale a Bari, inaugurata nel 1863, a riconoscimento della rilevanza economica e politica della città. Grazie al volume degli affari e all’entità degli utili, da succursale si trasformò in sede e nel 1932 venne inaugurato il nuovo edificio, su un’area di 3.000 metri quadrati, tra i più belli e importanti della città.
Apertura: sabato, ore 10 – 13 / 16 – 19; domenica, ore 10 – 19
Lecce, Santa Croce vicina vicina (Ingresso esclusivo per gli iscritti Fai).
La Basilica di Santa Croce è il monumento simbolo del barocco leccese. Trionfo di decorazione all’esterno, si contrappone un interno più sobrio e austero. I lavori, compresi tra Cinquecento e Seicento, coinvolsero tre generazioni di architetti e maestranze, il cui contributo si può leggere proprio nella facciata.
Apertura: sabato, ore 9.30 – 13.30
Laterza (Taranto), Chiesa di San Vito.
La chiesa semi-rupestre di San Vito costituisce un atipico esempio dello scenario rupestre del territorio di Laterza. Meta di turisti e di numerosi fedeli soprattutto in occasione della messa che si celebra ogni anno il 15 giugno in onore del Santo, la chiesa si affaccia sulla Gravina, di fronte al centro storico.
Apertura: sabato e domenica, ore 9.30 – 12.30 / 15 – 17.30
Corato (Bari), Necropoli di San Magno.
Estesa su un’area molto vasta, di circa due chilometri quadrati, è posta a sud-est di un’amplissima dolina che ha come punto centrale una grande cisterna per la raccolta delle acque, chiamata “Pescara degli Antichi”. La necropoli è formata da circa ottanta sepolcri a tumulo realizzati con grandi massi di pietra calcarea e definiti perciò di tipo dolmeico. I corredi funerari sono oggi custoditi presso il Museo della Città e del Territorio di Corato.
Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 15 – 17
La chiesetta Neviera di San Magno
La piccola chiesa di San Magno sorge all’interno del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. La sua particolarità è quella di racchiudere nello stesso immobile due corpi di fabbrica con diverse funzioni: una neviera, utilizzata per stiparvi la neve e riutilizzarla in estate come importante fonte idrica, e una piccola chiesa a uso della popolazione che abitava le masserie nei dintorni. Del piccolo edificio religioso si trova traccia in un documento notarile chiamato Donazione di San Magno del 1128, che attesta l’esistenza della chiesa già agli inizi del XII secolo.
Apertura: sabato e domenica, ore 10 – 13 / 15 – 17
Giovinazzo 8Bari), Palazzo Messere e le nobili dimore di via M. Degli Angeli
Nello sviluppo urbano che vede la formazione del borgo ottocentesco di Giovinazzo oltre il nucleo antico, Palazzo Messere costituisce, con gli altri nobili palazzi, il nuovo confine della cittadella medievale, fino ad allora cinta e separata dal territorio circostante dalle antiche mura difensive. Edificato sui terreni situati di fronte alla sua antica abitazione e messi in vendita dal Comune, il Palazzo con gli appartamenti, i grandi saloni affrescati e le imponenti scale, fu completato entro il 1870, quando la famiglia vi si trasferì. Ddi proprietà privata, è normalmente chiuso al pubblico.
Apertura: sabato e domenica, ore 9.30 – 19
Cerignola (Foggia), Torre Alemanna
Torre Alemanna era uno dei più importanti insediamenti fortificati dell’Ordine dei Cavalieri Teutonici, ubicato a 18 km da Cerignola; oggi costituisce un complesso monumentale sede del museo della ceramica, dedicato alla produzione locale datata alla metà del XV secolo. Di notevole importanza, ha rappresentato un crocevia di importanti vie di comunicazione che conducevano al porto di Brindisi, punto di partenza di gran parte delle Crociate e dei pellegrinaggi in Terra Santa durante il Medioevo.
Apertura: sabato, ore 17 – 20; domenica, ore 9 – 13 / 17 – 20
Altamura (Bari), Palazzo dell’Acquedotto pugliese
Il Palazzo dell’Acquedotto, realizzato negli anni ’30 del Novecento, ospitava la sede degli uffici distrettuali dell’Acquedotto Pugliese, compreso l’appartamento del capodistretto, mentre all’ultimo piano era il serbatoio pensile, sostenuto da imponenti pilastri in cemento armato. La linea compositiva dell’edificio si presenta in stile neoromanico pugliese. Acquistato dal Comune di Altamura nel 2010, è in corso di studio la nuova destinazione d’uso. Attualmente è chiuso al pubblico.
Apertura: sabato, ore 9 – 13 / 16 – 20; domenica, ore 10 – 20