Partivano il lunedì dalla Puglia e raggiungevano la Francia dove rapinavano i bancomat eludendo le telecamere di videosorveglianza danneggiandole con lemazze, oppure coprendonel’obiettivo con vernice spray. Ogni venerdì rientravano a casa con un nuovo bottino: in cinquecolpi avrebbero raggiunto la cifradi 200mila euro. E’ quanto hanno accertatopolizia e guardia di finanza che hanno eseguito, a Bari e in provincia, un provvedimento di sequestroanticipato di beni, mobili eimmobili, per un valore di 60 milioni, nei confronti di quella che gli inquirenti hanno definitouna agguerrita banda dirapinatori. Si tratta di cinque persone con precedenti di polizia, presunti appartenenti a unaassociazione per delinquerefinalizzata alla commissione di furti aggravati ai danni di Bancomat in diverse località italiane,estere, e in particolar modo in Francia. I cinque uomini,traditi dalle impronte digitali su un piccone abbandonato dopo una rapina, erano sconosciuti al fisco.”Persone che non svolgono alcuna attività eche gestiscono un patrimonio disvariati milioni di euro”, ha spiegato il comandante provinciale della Guardia di Finanza,generale Nicola Altiero, inconferenza stampa. Il Questore di Bari, Carmine Esposito, ha sottolineato l’importanza dellacollaborazione con la Guardia diFinanza e con le forze di polizia internazionali. Un’attività d’indagineattraverso cui, ha spiegato, “si è evidenziato lo spessore criminale del gruppo e la sua pericolosità sociale”. Tra i beni mobili eimmobili sequestrati ci sono ancheun compendio aziendale di una società di carrozzerie per autoveicoli, due attività di ristorazione-bar, enumerosi conti correnti bancari e postali.uestrati