Dichiarazione del co-presidente del gruppo europeo ECR-FRATELLI D’ITALIA, Raffaele Fitto
“La Xylella che avanza inesorabilmente verso il Nord della Puglia, cinque ulivi infetti a Locorotondo accertati oggi, è la conferma del disastro nel quale versa l’olivicoltura pugliese, ma anche il fallimento di politiche agricole ed economiche. Lo diciamo da anni e lo ribadiamo oggi perché siamo sempre stati coerenti e fermi sulle decisioni che si dovevano prendere per fermare il batterio: BISOGNA ERADICARE! Ricordo bene gli insulti e le minacce che ho subito per aver sostenuto questa posizione fin dall’inizio, al contrario di chi, invece, nella prima fase si è schierato contro, andando addirittura anche a Bruxelles per tentare di convincere la Commissione Europea a bloccare le eradicazioni.
Oggi paghiamo lo scotto di quei ritardi e della mancata attuazione del Piano Silletti. La Xylella che avanza ha un responsabile su tutti: Emiliano! Quello che si sta consumando sotto i nostri occhi è un disastro senza precedenti sotto tutti i punti di vista, se si pensa che in tutto questo la Regione Puglia è anche fanalino di coda per la spesa dei fondi europei dedicati allo sviluppo rurale.
“Ora il batterio è arrivato a distruggere molti ulivi della splendida Valle d’Itria, uno dei paesaggi più pittoreschi e caratterizzanti il territorio pugliese. Stiamo parlando di un paesaggio irripetibile e dal valore inestimabile. Senza contare che la provincia di Bari è da sempre considerata fra le maggiori produttrici di olio extra vergine di oliva del mondo: se la Xylella dovesse arrivare anche nei territori del Nord barese e della BAT fallirebbero importanti aziende agricole.
“Difendere l’agricoltura Pugliese vuol dire preservare una ricchezza formidabile che altre Regioni cercano di sviluppare, valorizzare e utilizzare per far crescere la propria economia e per il miglioramento della qualità della vita”.