“L’attesa è finita. Finalmente siamo in serie C”. E’ il patron biancorosso, Luigi De Laurentiis ad esprimere con queste parole tutta la sua soddisfazione per l’aver raggiungo, con due giornate d’anticipo, la serie C. Il purgatorio della serie D è finalmente finito. Il nuovo Bari, rinato dalle proprie ceneri come l’araba fenice, adesso ritorna nei campionati professionistici avendo sconfitto fuori casa il Troina e avendo visto la Turris soccombere contro la Palmese.
“Dovevamo ripartire da questo, è stato difficile e abbiamo dato il massimo, riuscendo a rimanere al primo posto per tutto il campionato. È il premio che ci meritiamo. Il primo pensiero – ha sottolineato il presidente dell’Ssc Bari – è stato un sospiro di sollievo. Perché è stata una stagione impegnativa, e poter vincere il campionato con qualche giornata di anticipo è ancora più gratificante. Il pensiero va a tutte le persone della società che hanno dato il massimo. Saremo a Bari il 28 con tutta la squadra, per dare un segnale a tutta l’Italia che Bari è una piazza importante”.
Soddisfazione anche da parte del primo cittadino del capoluogo pugliese Antonio Decaro che in un lungo post sui sociale ha dichiarato: “C’è chi dice: era scontato. C’è chi dice: era semplice.
Io non la penso così. Vincere un campionato, qualunque esso sia, con due giornate di anticipo, è un’impresa. Per nulla scontata, per nulla semplice. Ve le ricordate quelle giornate di luglio? Ve le ricordate le lacrime di tanti tifosi, durante quell’afoso pomeriggio allo stadio della Vittoria? Ve la ricordate la paura? La solita paura che qualcosa, ancora una volta, potesse andare storto? E ve li ricordate i presagi di sventura? La serie D è un inferno, potremmo restarci per anni”, dicevano. Ve li ricordate i personaggi ambigui che volevano mettere le mani sulla nostra squadra? Ebbene, oggi possiamo dire che quelle lacrime, quella paura, quei presagi e quei personaggi, sono un lontano ricordo. No, il Bari non ha vinto la Champions, ha solo fatto il suo dovere, è vero. Ha rispettato il suo blasone e ha faticosamente cominciato il percorso per ritornare lì dove merita di essere. Ma centrare la promozione al primo anno, da capolista dalla prima all’ultima giornata, è stata una piccola impresa. Basta del resto guardarsi intorno. Alcune delle altre “nobili decadute” come Avellino e Modena, che avevano condiviso con il Bari quel destino infausto, oggi fanno molta fatica a risalire nel calcio professionistico.
Sono felice, dunque, per questo risultato. E a nome di tutti i tifosi baresi ringrazio la famiglia De Laurentiis che ha creduto in questa impresa e, diciamolo, in questa città. Ringrazio lo staff, l’allenatore, i calciatori e i tantissimi tifosi che hanno supportato la squadra, sia in trasferta, sia in casa, facendo registrare spesso una quota spettatori superiore a quella di alcuni stadi della massima serie.
Ci accontentiamo? Per niente. Per noi tifosi il posto del Bari è la serie A. Ma anche il più lungo e difficile dei viaggi comincia col primo passo. E oggi possiamo dire che il primo passo è stato fatto alla grande. Forza Bari, sempre.”