Cronaca

Mercantile arenato, a bordo 25 tonnellate di carburante

Per scaricare le 25 tonnellate di carburante contenute nei serbatoi del mercantile turco Efe
Murat, che ieri si è arenato a 200 metri da una spiaggia di Bari, si sta valutando l’ipotesi di un ‘oleodotto’ che, con un sistema di manichette e pompe, possa liberare la nave dal carburante in attesa che arrivino i due rimorchiatori da Grecia e Sicilia, non prima delle prossime 40-48 ore. In tutto ci sono nei serbatoi 37 tonnellate di carburante, 25
delle quali, anche a causa della posizione dei serbatoi in cui sono contenute, andrebbero tolte prima della rimozione della nave per scongiurare ogni possibilità di inquinamento.
Infatti il mercantile, che continua a sbattere sulla barriera frangiflutti sulla quale il vento e la mareggiata lo hanno spinto, si è già inclinato e ha una falla sulla fiancata. Oltre
al carburante, potrebbero disperdersi in mare i liquidi di zavorra. Nei serbatoi, a quanto si apprende, dovrebbe esserci gasolio, carburante più facile da recuperare in caso di
dispersione in mare. Nel pomeriggio, intanto, dopo la seconda riunione della giornata in Capitaneria di Porto, alla quale hanno partecipato in videoconferenza anche il Comando generale delle Capitanerie
di Porto e il capo della Protezione civile Borrelli, si è deciso che domani mattina sarà effettuato un sopralluogo sulla nave. Per il momento è escluso l’avvicinamento con mezzi nautici perché il fondale è troppo basso. E i tecnici, probabilmente, utilizzeranno il verricello di un elicottero per salire a bordo. Le fasi con cui procedere nei prossimi giorni, spiegano gli esperti, sono il recupero della stabilità del mercantile, lo svuotamento dei serbatoi, il rimorchio e trasporto della nave altrove. Su quanto accaduto la Procura di Bari avrebbe aperto una inchiesta per naufragio colposo.

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