Nella Casa Circondariale di Foggia docce non funzionanti e personale costretto a utilizzare i servizi della palestra al piano terra. Se il disservizio poteva essere tollerato in un arco di tempo necessario al ripristino, la persistente assenza di provvedimenti viene denunciata dal Co.s.p. che registra il “forte disagio del personale, sia maschile che femminile, costretto a percorrere i diversi piani del penitenziario in accappatoio”. “Il personale è stanco di ricevere da anni continue rassicurazioni sul funzionamento degli impianti ma ciò non è accaduto”. Il sindacato autonomo in una nota inviata al Provveditorato regionale chiede che nel carcere di Foggia si autorizzi l’amticipo dell’orario di apertura della mensa di servizio dalle 11,30 alle 11,15. “In questo modo – spiega il segretario nazionale Mastrulli – si darebbe la possibilità al personale di accedere con un margine di tempo superiore a quello attuale al fine di poter effettuare il cambio turno con i colleghi”. Mastrulli nel rimarcare le criticità irrisolte dell’istituto di pena foggiano a causa della carenza strutturale di fondi, ricorda le condizioni critiche del penitenziario nel quale si trovano 630 reclusi a fronte di una capienza tollerabile di 310 posti letto, con un personale di appena 261 unità”.