Attualità

Più acqua dal rubinetto, meno plastica

Bere acqua di rubinetto contribuisce a ridurre l’utilizzo della plastica. È questo il messaggio che l’Acquedotto Pugliese, con il suo amministratore delegato, Nicola De Sanctis, ha portato all’evento “Puglia mai regione di plastica”, svoltosi all’Autorità portuale di Brindisi.
L’inquinamento prodotto dai rifiuti plastici rappresenta uno dei temi centrali su cui è mobilitata la coscienza ecologista mondiale, nel momento in cui la necessità di una concreta difesa dell’ambiente si va, finalmente, facendo strada, come testimonia il vastissimo seguito riscosso dall’iniziativa di Greta Thunberg.
“In questa battaglia all’uso indiscriminato della plastica, Acquedotto Pugliese è destinato a svolgere un ruolo fondamentale. È del tutto evidente, infatti, che se i cittadini impareranno a consumare regolarmente l’acqua buona di rubinetto, piuttosto che servirsi di acqua imbottigliata, i rifiuti di plastica diminuiranno in modo esponenziale”, le parole di De Sanctis.
Chi ha fatto dell’acqua la propria missione e vocazione non può che guardare con identica attenzione alla natura e all’ambiente da cui essa sgorga e a cui ritorna. Per questo Acquedotto Pugliese gestisce l’intero ciclo dell’acqua, garantendo anche i servizi di fognatura e depurazione delle acque reflue e il loro riutilizzo in agricoltura. I 10 laboratori di analisi di Aqp monitorano oltre 480mila parametri chimici e microbiologici all’anno. Alcuni principali indicatori di potabilità sono controllati in tempo reale attraverso un sistema di telecontrollo. La purezza dell’acqua è, inoltre, garantita da ulteriori stazioni di disinfezione complementari, posizionate sui principali nodi della rete.
Una volta potabilizzata ed immessa nella rete di distribuzione, l’acqua viene controllata nei laboratori dislocati sul territorio. I laboratori centrali di Bari si fregiano della prestigiosa “Certificazione Finale di Accreditamento dei Laboratori” in base alla norma ISO17025.
Sul fronte della depurazione, Aqp gestisce 185 depuratori, autentici presidi sanitari a tutela dell’ambiente progettati per ripulire l’acqua utilizzata nelle case, che costituiscono un parco impiantistico tra i più grandi e più evoluti d’Italia sia dal punto di vista tecnologico sia dal punto di vista della qualità del refluo restituito. Ai depuratori si aggiungono 5 impianti di affinamento per il riutilizzo in campo agricolo.

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