“L’Acquedotto Pugliese è una delle istituzioni che più inorgoglisce i pugliesi e la Regione Puglia che ne è proprietaria. Orgoglio per il quale dobbiamo dare atto ai dipendenti di AQP, ai quali va tutta la nostra stima e la nostra gratitudine. L’Acquedotto ha avuto la possibilità di cambiare la storia della Puglia e lo farà ancor più in futuro. Abbiamo grandi progetti”. Sono le parole del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto ieri all’evento di presentazione del Report Integrato di Acquedotto Pugliese “H2O – La formula che connette territori e comunità”, tenutosi al Centro Sportivo Universitario di Bari.
L’acqua, dunque, come elemento che unisce e vivifica territori e comunità. Il collante di quel complesso e delicato mosaico, le cui tessere sono all’origine dello sviluppo economico e del benessere sociale di un’intera popolazione, in una regione il cui destino risulta sempre più determinante per il futuro del nostro meridione.
La presentazione del Report Integrato ha costituito un momento di documentazione e verifica, con i protagonisti, dei risultati raggiunti nel corso di un anno, ma anche l’occasione per celebrare l’elemento principe di quelle performance di Acquedotto Pugliese, che hanno contribuito a consegnare alla Puglia il titolo di motore dello sviluppo tra le regioni del sud: la risorsa idrica.
Un’opportunità per Acquedotto Pugliese di dialogare col territorio e con i suoi rappresentanti istituzionali e sottolineare i risultati raggiunti, insieme a tutti i partner di questo successo: dalle istituzioni al mondo della ricerca scientifica e accademica, dai sindacati all’imprenditoria, dalle associazioni alla Regione Puglia, azionista di AQP, che continua a investire per migliorare le performance dell’azienda, nel segno di un servizio sempre più efficiente e di uno sviluppo sostenibile del territorio.
Dal presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ai Sindaci della regione – fra tutti il primo cittadino del capoluogo metropolitano, Antonio Decaro – dal responsabile dell’Aip, Antonio Matarrelli ai consiglieri regionali ai parlamentari; dai manager delle principali aziende pugliesi ai rappresentanti del mondo della Ricerca e della Formazione, in primis i rettori delle università pugliesi, dai referenti delle associazioni ambientaliste agli organismi sindacali: l’ampio e qualificato parterre di ospiti è stato accolto dal Presidente di Acquedotto Pugliese, Simeone di Cagno Abbrescia, insieme ai componenti del Consiglio di Amministrazione e ai manager della società.
“Se una qualsiasi azienda può misurare la sua qualità in termini di conto economico, a noi questo non è consentito. La positività di quest’ultimo deve essere in relazione alla qualità del servizio erogato”, ha detto Di Cagno Abbrescia, portando il saluto di Acquedotto Pugliese a tutti i presenti. “Il piano industriale di un’azienda come Acquedotto Pugliese è una grande avventura intellettuale e materiale. Operiamo in un ambito dove la storia deve fare i conti con la natura. La natura è la nostra materia prima”, ha aggiunto.
“Acquedotto Pugliese sa almeno da un secolo che quando si opera su una risorsa naturale tanto delicata non è ammessa deroga alla sostenibilità. Pena la vendetta di quella risorsa, come vediamo accadere in molte parti del mondo dove l’acqua può divenire una furia punitiva delle sconsideratezze dell’uomo o addirittura rispondere alle offese che le si arrecano con la scarsità se non addirittura con la sua scomparsa. Se siamo qui a dire dei nostri risultati, delle nostre azioni, dei nostri progetti, della nostra ‘fede’ è perché un Servizio Idrico Integrato altro non è che la trama sulla quale s’intesse l’ordito della vita civile. Ne consegue e non da oggi che tutela delle risorse idriche e tutela dei territori che le custodiscono sono tutt’uno con la tutela delle comunità che li abitano”, ha concluso il Presidente di AQP.
Con un utile in crescita che sfiora i 30 milioni di euro, 650 milioni di euro per le gare nel 2019 (il valore più alto del decennio) e l’obiettivo per il prossimo quinquennio di pianificare la progettazione di un’opera strategica per l’approvvigionamento idrico del Mezzogiorno (il nuovo acquedotto dell’Adriatico); col valore della produzione che ha raggiunto i 563,6 milioni di euro, segnando un +3% rispetto al 2018, anche grazie all’ampliamento del Servizio Idrico Integrato e all’efficientamento delle strutture su tutto il territorio servito; e, ancora, con una posizione finanziaria positiva per circa 125 milioni di euro, in crescita di 57 milioni rispetto al 31 dicembre 2018, che dimostra una grande solidità del bilancio, Acquedotto Pugliese rappresenta, con i suoi duemila dipendenti, la più grande e dinamica impresa pubblica del sud e una delle più importanti realtà nel settore della captazione e distribuzione delle acque sull’intero scenario mondiale.
È questa l’immagine emersa attraverso gli interventi di Francesca Portincasa, coordinatore operativo, e Pietro Scrimieri, coordinatore amministrativo, grazie ai nuovi investimenti, all’adozione di innovativi sistemi tecnologici e alla formazione continua degli operatori, attraverso il centro di eccellenza AQP Water Academy, con tutte le positive ricadute per il territorio in termini di benefici economici e di benessere e progresso sociale. A cominciare dall’impennata del turismo, un risultato frutto del potenziamento e miglioramento della depurazione, che fa dei nostri mari i migliori d’Italia, come dimostrano le bandiere di Legambiente e del WWF, distribuite a tanti tratti delle nostre coste.
Temi sui quali hanno discusso i relatori della tavola rotonda coordinata dal Donatella Bianchi, giornalista e presidente del WWF Italia: Sergio Fontana, Presidente di Confindustria Puglia, Gregorio De Felice, Chief Economist di Intesa San Paolo, Francesco Cupertino, Rettore del Politecnico di Bari e Francesco Tarantini, presidente Legambiente Puglia. Una molteplicità di argomentazioni a cui ha offerto ulteriore smalto e incisività, in termini di puntuali riscontri e oggettiva documentazione, il presidente Michele Emiliano, che dell’Acquedotto Pugliese ha fatto il ritratto a tutto tondo, sottolineandone i successi e il ruolo insostituibile nell’economia e nella società pugliese, frutto delle professionalità dei suoi addetti, delle abilità dei suoi manager e della progettualità dei suoi vertici, nonché delle scelte dell’amministrazione regionale, che nel futuro della società idrica continua a investire con fiducia e determinazione.
Ai Terraross, gelosi custodi dell’anima più schietta e popolare della melodia nata e sviluppatasi nei confini della regione, il compito di chiudere la serata, apponendo un indelebile marchio di fabbrica, rigorosamente pugliese, a tutta la kermesse.