Sarebbero decine le aziende agricole pugliesi i cui ricorsi presentati al Tar sono stati dichiarati “improcedibili”. Il caso è quello della graduatoria regionale del Programma di sviluppo rurale 2014-2020 (Psr) per il “sostegno agli investimenti”, in quando la Regione, in qualità di Autorità di gestione, ha provveduto a correggere la graduatoria, correggendo gli errori e includendo le aziende ricorrenti sulla base dei ricalcoli effettuati.
Il Tribunale Amministrativo, chiamato in causa da molte aziende agricole pugliesi, ha deciso quindi che la graduatoria dell’Assessorato regionale è corretta.
Prima dell’ultima udienza dello scorso 19 marzo 2019, infatti, la Regione ha depositato la deliberazione dell’Autorità di gestione con cui era stata modificata la graduatoria impugnata. “La Regione – si legge nella sentenza – ha condotto la verifica della correttezza dei dati e delle informazioni aziendali necessari per il calcolo del punteggio” e “ha avviato l’accertamento in contradditorio nei confronti di 533 ditte”, provvedendo, all’esito delle verifiche, ad approvare la nuova graduatoria. “La sentenza del Tar – commenta il presidente di Confagricoltura Bari-Bat, Michele Lacenere – serve a ridare serenità allo svolgimento della misura oggetto del contenzioso, oltre che alle altre misure strutturali e spero che, finalmente, la struttura dell’assessorato sia nelle condizioni di portare a termine questa operazione che potrà dare una boccata di ossigeno agli investimenti delle nostre aziende agricole”.
“La sentenza del Tar – dichiara l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Leonardo di Gioia – restituisce onore alla Regione Puglia e al lavoro svolto in questi anni. Purtroppo molti, taluni perché in mala fede altri per aver esasperato i contenziosi amministrativi, hanno limitato la nostra possibilità di esser veloci ed efficaci. Oggi con questa sentenza, che di fatto fa decadere tutte le pretese dei ricorrenti, riconosce la bontà delle procedure e delle istruttorie della Regione Puglia e ci conferma che il bando ha una logicità ed una corretta selettività. Questa decisione ci permette di rimettere in pista in tempo utile le procedure al fine di poter essere ancora più performanti e utili al progresso della nostra agricoltura regionale. Confido che, con l’occasione, si possa finalmente ripristinare un clima di fiducia nelle istituzioni e ridurre il clima di litigiosità tra operatori che ha caratterizzato gli ultimi mesi. In questo modo si potrà far sì che i beneficiari individuati possano completare gli investimenti in tempi rapidi e che si possano cogliere quanto prima le opportunità che arriveranno dai nuovi bandi, dove tutti gli esclusi potranno trovare nuove occasioni. Oggi parte un nuovo inizio per la nostra agricoltura”.