Partirà giovedì 2 maggio il nuovo servizio di educatori di strada promosso dall’assessorato al Welfare e realizzato dall’Ats composta dalla cooperativa San Giovanni di Dio e dalla SSG. Tre pulmini attrezzati percorreranno, per 20 ore settimanali, le strade dei quartieri più complessi della città per intercettare ragazze e ragazzi a rischio di devianza ed esclusione sociale e stabilire con loro un rapporto di fiducia.
Il servizio prevede interventi di tipo educativo a cura dell’equipe composta da 3 educatori professionali e 6 animatori, che si recheranno proprio nei luoghi in cui si svolge maggiormente la vita sociale e relazionale degli utenti, da un coordinatore territoriale e da una psicologa. I destinatari sono prevalentemente ragazzi in una fascia d’età compresa tra 10 e 22 anni.
Il progetto è articolato in maniera tale da coprire i quartieri più periferici della città, in particolare le zone di Libertà, San Girolamo, Fesca, Japigia, San Paolo, San Pio, Catino, Carbonara, Santa Rita, Ceglie del Campo, Loseto e Picone. Le equipe usciranno prevalentemente dal lunedì al venerdì per 20 ore settimanali, dalle ore 15.30 alle 19.30, anche se gli orari potranno subire delle variazioni a seguito della mappatura del territorio e a seconda dei bisogni dei ragazzi intercettati: pertanto l’equipe sarà pronta ad intervenire anche durante il fine settimana o nelle ore mattutine.
Il servizio di educativa di strada opererà in rete con tutti i presidi sociali territoriali al fine di creare un ponte tra la strada e i servizi del Welfare.
“Dopo l’Unità di strada a contrasto delle dipendenze e a sostegno delle persone senza dimora, il Segretariato sociale itinerante e i mediatori culturali itineranti – ha dichiarato questa mattina l’assessora al Welfare Francesca Bottalico durante la presentazione del progetto – oggi concludiamo il percorso programmato in questi 5 anni per l’avvio di progetti on the road, che hanno modificato i servizi del Welfare con l’introduzione di azioni e attività di prossimità in forma itinerante. Ciò che ci ha spinti e guidati è stata la volontà di andare verso le persone, specialmente quelle che difficilmente si avvicinerebbero ai servizi, e nelle periferie, investendo sulle comunità, sui giovani e sui legami che sono in grado di costruire. A partire da giovedì prossimo undici operatori specializzati, tra educatori e animatori, gireranno nei quartieri più complessi cercando di stabilire relazioni di fiducia con i ragazzi che incontreranno nelle piazze, sui campi di calcio o agli incroci delle strade, adattandosi ai loro luoghi e tempi di vita”.